Scudetto, la Roma ci crede

13/01/2011 alle 10:05.

CORSPORT (R. MAIDA) - Non è proprio un patto per la rimonta. E’ più una scossa arrivata dal­l’alto. La Roma prova a ricompattarsi per non buttare via la stagione, tra in­certezze societarie e beghe di spoglia­toio, con un girone d’anticipo

I dirigen­ti l’hanno detto chiaramente alla squa­dra: ci sono ancora i margini per vince­re lo scudetto. A Trigoria sono convin­ti che niente sia perduto, purché tutti comincino a pensare al bene comune tralasciando almeno in questa fase i problemi individuali. Che siano mugu­gni da panchina, o da stipendio, o da contratto, bisogna davvero metterli in un cassetto del cervello. Da Ranieri in giù. Adesso c’è la Roma. All’allenato­re è stato chiesto di comu­nicare di più, di spiegare le scelte; ai giocatori è stato ordinato di allinear­si.

L’OLIMPICO - Per motivare i giocatori Rosella Sensi e i suoi collaboratori hanno indicato il calendario. Tra le avversarie che in clas­sifica contano, cinque sa­ranno affrontate in casa: contro , Lazio, Ju­ventus, Palermo e, infine, alla terz’ultima giornata l’8 maggio, il Milan. L’unico scontro di­retto in trasferta sarà a San Siro contro l’imprevedibile Inter di Leonardo, nel posticipo del 6 febbraio. E’ un incenti­vo importante considerando i risultati del girone d’andata: la Roma ha con­quistato 26 dei suoi 32 punti all’Olimpi­co, compreso il derby vinto che era ospitato dalla Lazio, con il migliore ren­dimento casalingo di tutta la serie A; in più, ha vinto otto partite di fila in cam­pionato nella sua fortezza. Se riuscisse a continuare la serie, o comunque a conservare la media vicina ai 2,6 punti a partita, avrebbe buone possibilità di recuperare otto punti al Milan. Lo scor­so anno, con gli stessi punti di adesso,la Roma era a -13 dall’Inter e risalì con velocità impressionanti la classifica, perdendo il campionato dopo avere pensato di poterlo vincere.

NOSTALGIA DI CASA - Poi è chiaro, l’Olim­pico non basta. Perché se in trasferta la squadra continua a combinare guai - da 12 anni non andava così male nelle gi­te fuori porta - non c’è possibilità di rin­corsa al vertice. Il primo passo deve es­sere una vittoria domenica a Cesena. Sarebbe fondamentale non solo per la classifica, ma anche per restituire fidu­cia al gruppo. Juan, ad esempio, è anco­ra sconvolto dagli errori di domenica scorsa, ha ribadito alla società di esse­re mortificato, come se fosse lui l’unico colpevole di un campionato schizo­frenico. Ci vorrebbe pro­prio un risultato brillante per allontanare i nuvolo­ni.

PRESENZA - Per non lascia­re niente di intentato, Ro­sella Sensi è tornata a Tri­goria anche ieri. Per il se­condo giorno consecutivo, fatto piuttosto inconsueto per la presidentessa. Non ha incontrato , né Ranieri, ma ha voluto far sentire la sua presenza e ha assistito a una parte dell’allenamento. Inoltre la società ha preso una decisione per garantire i mi­gliori comfort ai giocatori: non andrà a Cesena con un volo di linea su , che sarebbe abbinato a un lungo trasfe­rimento in pullman; ha invece affittato un charter che partirà sabato da Fiu­micino e atterrerà a Forlì, a meno di venti chilometri dal ritiro scelto. Il rientro, naturalmente, sarà domenica in serata, in modo da consentire alla squadra di riposare qualche ora in più. Già, perché mercoledì 19 (di sera) è in programma un derby di Coppa Italia, mica un ottavo di finale qualsiasi. La speranza è che l’Olimpico dia una ma­no alla Roma anche in quel contesto.