IL ROMANISTA (D. GALLI) - Pizarro ha deciso. Non rinnoverà con la Roma e tornerà in Cile. Sì, ma tranquilli: nel 2013. Quando il contratto con la Roma sarà scaduto, quando avrà detto basta con il calcio europeo, quando il richiamo della sua Valparaiso sarà divenuto ormai irresistibile
Tecnicamente, è una condrite al ginocchio. In pratica, è uninfiammazione. Pizarro sta guarendo. La Roma è volata da lui per sincerarsene, ma anche per far sentire la sua presenza al giocatore. «Bertelli partirà diceva Ranieri mercoledì in conferenza stampa - e starà vicino Pizarro perché per noi è un giocatore importante». Pare che il centro medico scelto dal Pek sia eccezionale. Una clinica allavanguardia. Il 13, assicurano a Trigoria, Pizarro sorvolerà i cieli romani e si rimetterà a lavorare sotto la supervisione dello staff giallorosso. David dovrebbe tornare a disposizione di Ranieri per i primi di febbraio. O almeno, questo è quello che si augura la Roma. Se lo augurano anche i romanisti. Il miglior Pizarro, col Catania, sarebbe stato utilissimo. De Rossi non era al top della condizione e Simplicio non convinceva. Ecco, questo è quello che manca forse ancora a questa Roma: un Pek in forma smagliante. Colpa, appunto, di questo infortunio così stupido che gli ha impedito di esprimersi finora come avrebbe voluto. «Giù le mani di Pizarro», diceva tempo qualche giocatore.
Ma nessuno a Trigoria lo ha mai messo in discussione. A cominciare da Ranieri, che ha sempre posto David al centro del suo progetto tecnico. Pizarro è là. E nel progetto. Ma è pure nel cuore della gente. Quella di Valparaiso? Certo, è la sua. Ma è pure, e soprattutto, in quello della gente romanista. Che non vede lora di riabbracciare il suo Pek.