CORSPORT (S. AGRESTI) - La Roma sale. Aspettando le altre - Napoli, Lazio, Inter - i giallorossi sinsediano per una notte al secondo posto da soli, a tre lunghezze appena dal Milan. Ed è unascesa che spaventa le rivali, perché la squadra di Ranieri non gioca bene, anzi spesso gioca maluccio, però vince sempre. Nel 2011, in un modo o in un altro, ha prevalso in tutte le partite, piegando Catania e Cesena, Lazio in Coppa Italia e ieri Cagliari. Unica eccezione la sconfitta con la Sampdoria, maturata però in circostanze praticamente irripetibili, con quel doppio harakiri di Juan: per paradosso, la Roma ha perso la partita nella quale è piaciuta di più.
La verità è che la Roma ha un organico di primissimo ordine in ogni reparto. Prendete la formazione di ieri: era composta da campioni assoluti o, comunque, da elementi esperti e di sicura affidabilità ( dal nuovo monumentale Mexes a Perrotta, da Riise a Taddei), eppure aveva in panchina due armi letali, due giocatori in grado di cambiare volto a qualsiasi squadra, cioè Menez e Vucinic. Ranieri li ha tenuti fuori forse pensando anche al prossimo tour de force giovedì cè la Juventus in Coppa Italia - ma quando si sono alzati assieme dalla panchina hanno trasmesso un segnale di forza incredibile. Il messaggio, vedendoli ai bordi del campo pronti a entrare, è stato chiaro: stiamo vincendo, abbiamo Totti e Borriello, ora ci giochiamo anche questa coppia dassi. Semmai è un miracolo che la società giallorossa, in costante difficoltà economica ormai da un lustro, sia ugualmente riuscita a confermare e anzi a potenziare il gruppo. E il brindisi per il gol numero 250 di Totti romanista completa una notte speciale, aspettando un po di spettacolo. Della Roma dovrà ovviamente tenere conto il Milan, che continua a potenziare lorganico primo in classifica durante questo mercato di gennaio. Dopo Cassano arriva anche Emanuelson ed è il segnale che i rossoneri le vogliono tentare tutte per tornare a vincere, in Italia e/o in Europa.
Oggi la giornata è favorevole ad Allegri, che ospita il Cesena. Decisamente più difficili gli impegni di chi insegue: il Napoli a Bari, la Lazio a Bologna, lInter a Udine. Ma i romagnoli di Ficcadenti, in settimana, hanno messo in difficoltà Leonardo: il Milan non deve farsi illusioni. In questo sabato di gennaio brilla anche il Palermo, che schiaccia il Brescia molto più di quanto non dica il misero gol di vantaggio ( peraltro arrivato a partita quasi finita). Bovo, con quella punizione decisiva, rilancia i siciliani vicino alle posizioni da Champions e - diciamolo salva anche larbitro, che sera macchiato dellennesima clamorosa svista ai danni dei rosanero. Il rigore negato a Pastore nel primo tempo - il fenomeno argentino subisce probabilmente due falli in uno stesso dribbling! - è troppo evidente per essere messo in discussione e si aggiunge allinfinita serie di torti sofferti dal Palermo. Chissà cosa avrebbe giustamente detto Zamparini se la sua squadra avesse perso altri due preziosissimi punti in questo modo; chissà se Nicchi anche stavolta gli avrebbe negato una risposta. Ieri si è quasi avuta la sensazione che Gervasoni abbia negato il sacrosanto rigore a Pastore per dimostrare di non essere stato condizionato dalle polemiche dei giorni scorsi. Certo è che un caso-Palermo esiste: così non si può andare avanti.
E invece cominciata male lavventura italiana di Simeone. Accolto con simpatia e curiosità, non è riuscito a scuotere subito il Catania e sè arreso a un Parma che anche stavolta si gode la magia del genietto Giovinco. Avrà tempo, il Cholo, di trasmettere le sue idee alla squadra siciliana.