Non avrò altro 10 all’infuori di te

22/01/2011 alle 10:57.

IL ROMANISTA (S. ROMITA) - Non mi interessa con chi gioca, con chi fa coppia lì davanti se con Borriello o Vucinic. Mi basta che giochi. Mi serve che giochi. Deve mettersi un po’ più dietro? Serve il Menez che svaria da destra a sinistra e lui dunque deve sacrificarsi? Bene, ma portiamolo al tiro. Manca solo il gol di Totti a questa Roma per prendere il volo definitivamente. E ne sento il prof

cammini e ringrazi la vita. A noi romanisti dobbiamo moltissimo, al di la dei doverosi ringraziamenti a vita per quello che ci ha fatto vedere in campo, e che è praticamente scomparso dai numeri esibiti nel mondo. Pallonetti insaccarsi da trenta metri, colli pieni al volo con la palla che vien giù colpita in diagonale, effetti a rientrare, palloni destinati ad uscire abbassarsi di quel tanto che basta per portarsi il pollice in bocca. E soprattutto la supremazia della romanità. Di quel misto di sfacciataggine, simpatia, estro, intelligenza e - per assurdo- modestia, con cui ci ha donato un podio in serie A che dura da molti anni.
Ma non tutti hanno l’umiltà e la voglia di ammetterlo. Certamente abbiamo avuto grandi campioni prima di lui e forse qualche altra cosa dopo ci potrà anche essere, ma hanno portato breve fama. Scudetto certo. Anche. E indimenticati godimenti per gli occhi. Ma non dieci anni consecutivi di primi posti. Non il rispetto di avversari nazionali e internazionali. Non la certezza che cinque tocchi come si deve e un paio di lanci senza guardare cambiano le tue domeniche e danno valore al prezzo del biglietto. Oggi voglio rivedere quelle cose lì. Voglio sorridere mentre dico «Ma come diavolo ha fatto!». Correre per tutta la redazione baciando e abbracciando.
Insomma voglio fare indigestione di pane. Perchè quando il pane a tavola non c’è...mangio sì, non dico di no, ma sento che manca la cosa fondamentale. E anche quando vedo la Roma giocare senza di lui è così. Quando metteranno fuorilegge il pane me ne farò una ragione. Ma fino a quel momento non mi rassegnerò alla privazione per mia scelta. O per altrui.