Menez-Mexes, "grandeur" all'ombra di Trigoria

24/01/2011 alle 11:20.

CORSERA (G. PIACENTINI) - «I giocatori su cui puntare quest’anno? Mexes e Menez» . A Trigoria lo vanno ripetendo fin dal ritiro. Da Ranieri a Conti, da Montali a Pradè, fino al presidente Sensi: tutti hanno puntato sulla coppia francese. Una scommessa non difficile da vincere, si potrebbe obiettare, ma il cui esito la scorsa estate non era per niente scontato. Entrambi venivano da una stagione in cui le ombre avevano superato di gran lunga le luci e non erano certi di restare in giallorosso.

ripetendo fin dal ritiro. Da Ranieri a Conti, da Montali a Pradè, fino al presidente Sensi: tutti hanno puntato sulla coppia francese. Una scommessa non difficile da vincere, si potrebbe obiettare, ma il cui esito la scorsa estate non era per niente scontato. Entrambi venivano da una stagione in cui le ombre avevano superato di gran lunga le luci e non erano certi di restare in giallorosso. Mexes non si sentiva protagonista del progetto di Ranieri, che aveva fatto di tutto per avere Burdisso. Menez, dopo gli arrivi di Borriello e Adriano, pensava che lo spazio per lui si sarebbe ulteriormente ridotto. Invece la storia è cambiata e, presenze alla mano, non sono mai stati titolari come quest’anno: il difensore ha accumulato tra campionato e coppe 20 presenze — le stesse di Juan e Burdisso — Menez 25, secondo tra gli attaccanti solo a Borriello. La partita contro il Cagliari è stata quella del definitivo ritorno di Philippe e della consacrazione del talento di Jeremy (peccato che «Le Roi» Platini abbia lasciato l’Olimpico prima del suo straordinario gol), che non è più un diamante grezzo ma una pietra lucente. Il merito è suo, ma anche di Ranieri che ha saputo tirarne fuori i tanti pregi e limitarne i difetti, che ancora ci sono. È il più coccolato, Menez, anche dai compagni che sanno quanto possa essere decisivo: insieme ad alcuni di loro (Borriello, e ) ha festeggiato sabato sera in un noto locale, approfittando del giorno di riposo supplementare concesso da Ranieri, che ha fissato per oggi la ripresa degli allenamenti. Non c’era Mexes (avvistato in un’altra discoteca, altrettanto alla moda) che ha avuto un ruolo importante nella sua crescita. Gli ha fatto da traduttore, da autista e da Cicerone nei meandri di una à in cui calciatori ben più navigati di Menez si sono persi. E quando, all’inizio di quest’anno, è stato Philippe ad avere bisogno di un amico, Jeremy non si è tirato indietro.

Ora che le cose vanno bene, entrambi sono tornati a guardare con serenità al futuro. Che sarà ancora giallorosso. Il contratto di Jeremy scade alla fine del 2012 e sarebbe il caso di cominciare a parlare di rinnovo per non correre rischi; quello di Philippe il 30 giugno. Questa settimana arriverà Jouanneaux, il suo agente. «Con la società stiamo parlando — ha detto alla fine della gara contro il Cagliari— vediamo che succede» . Il Milan farebbe carte false per averlo, se poi Mexes dovesse liberarsi gratis intorno a lui si scatenerebbe una vera e propria asta. A Trigoria, però, sono abbastanza sicuri che questa ipotesi non si verificherà e che il difensore resterà a Roma ancora a lungo.