IL ROMANISTA (G. LOSI) - E stata la settimana delle polemiche sul caso Totti, ma onestamente non ci tornerei su più di tanto. Perché fa più male che bene. Ora è meglio stare zitti e far parlare il campo. Francesco oggi sarà titolare, limmediata possibilità di dimostrare ciò che vale. Cosa è successo fin qui in questa stagione? Càpitano periodi del genere, momenti particolari.
A Cesena la Roma deve andare a vincere. Punto e basta. Altrimenti, se non si conquistano questi tre punti, il cammino si fa duro. E questo lultimo treno buono per lo sudetto? Forse no, perché manca ancora un intero girone. Davanti Ranieri sembra intenzionato a schierare il tridente leggero con Totti, Menez e Vucinic. Se sceglierà questa squadra, avrà le sue ragioni, ma non si deve commettere lerrore di stilare la formazione pensando al derby di mercoledì. Bisogna giocare partita per partita, senza pensare troppo a quella successiva. Quindi testa china e concentrazione sul Cesena con un solo obiettivo: i tre punti.
I romagnoli saranno pure unavversaria ostica (basta vedere che lì non abbiamo mai vinto), ma se non si battono squadre così, bisognerà rivedere gli obiettivi. E inutile fasciarsi la testa prima del dovuto. Ancora nulla è perduto. Come disse tanti anni fa Dino Viola. Lingegnere ebbe il merito di portare per la prima volta a Roma una mentalità vincente. Quella che serve adesso. Perché mi aspettavo che questa squadra partisse subito col piede giusto e invece non lo ha fatto. Ma si può sempre fare il doppio passo. A Cesena giocherà di nuovo Juan, dopo gli errori di Genova. Giusto, perché un giocatore così non si può discutere. Ha sbagliato, è vero, ma sai quanto volte ho sbagliato io?! Mi ricordo una partita a Napoli dove pensavo di stare fuori area e presi la palla con la mano: rigore e la vittoria sfumò. Mi sarei sotterrato, magari Juan ci sta anche peggio perché lui a certi errori non è abituato. Sotto col Cesena, dunque. Poi unaltra e unaltra ancora. Le prossime avversarie, però, non le guardo. Per scaramanzia...




