GASPORT (F. CARUSO) - Astio e risentimento nelle parole dellamministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco che torna a parlare della giornataccia romana. Con una premessa: «Non ce lho con la Roma e ci tengo a sottolinearlo. E non voglio prendermela con la classe arbitrale che anzi abbiamo sempre sostenuto» .
Con una premessa: «Non ce lho con la Roma e ci tengo a sottolinearlo. E non voglio prendermela con la classe arbitrale che anzi abbiamo sempre sostenuto» .
Il danno «Però non posso accettare attacca la. d. che i diritti del Catania vengano così brutalmente calpestati. Lerrore da parte di un direttore di gara ci può stare, ma i condizionamenti per la vecchia sudditanza psicologica, no. Quanto è accaduto dopo che larbitro Brighi e il suo assistente Musolino hanno giustamente convalidato il gol del pareggio di Silvestre, è vergognoso. Un giocatore ha mandato ripetutamente a quel paese larbitro (le telecamere mostrano in particolare De Rossi, ndr) senza che venisse espulso come sarebbe stato normale e neanche ammonito. Maxi Lopez contro il Bari aveva detto molto e gli è stato mostrato il rosso. Da quel momento il guardalinee ha cambiato atteggiamento e ha inanellato tre errori che ci hanno fatto perdere la partita: il pareggio della Roma con palla ampiamente uscita dal campo; un fuorigioco inesistente nei confronti di Lopez tutto solo verso larea di rigore della Roma sul 2-2 e per ultimo la rete del 3-2 di Vucinic in offside» .
E la beffa «Come se non bastasse siamo stati multati di 5 mila euro ed io deferito solo per avere invitato il quarto uomo a ritirarsi nel suo spogliatoio quando, nel dopopartita, cercava di parlare con il presidente Pulvirenti e con alcuni nostri giocatori che avevano ancora i nervi a fior di pelle. A tutto questo, io non ci sto» . Per la Roma ha risposto il responsabile dellarea tecnica, Bruno Conti: «Col Catania abbiamo ottimi rapporti ma in passato è successo a noi di essere vittime di errori arbitrali e abbiamo tenuto altri comportamenti. Le presunte offese dei nostri verso la terna? I nostri ragazzi oltre che ottimi professionisti sono persone perbene» .




