Julio Sergio: «Siamo sulla strada giusta»

11/01/2011 alle 09:17.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Se non ci fosse stato il caso-Totti, probabilmente dopo la trasferta di Genova si sarebbe parlato soprattutto dell’episodio che ha cambiato la partita, e che ha visto protagonista in primo luogo Juan, ma anche Julio Sergio. Il portiere romanista ha steso Palombo lanciato a rete dall’errore del brasiliano, procurando il calcio di rigore del pareggio e la sua espulsione. In quel momento, raggiunta nel punteggio e con un uomo in meno, la Roma ha probabilmente perso la partita.

 

Prima su tutte la necessità di decidere in una frazione di secondo la cosa giusta da fare. Chiunque abbia

giocato (anche a livelli bassi) a calcio, sa quanto sia complicato per un calciatore che si trova in quella situazione frenare il proprio istinto e lasciar segnare l’avversario. Julio non c’è riuscito e ha steso Palombo.

Ne ha parlato, il brasiliano, ieri mattina all’hotel Hilton dove ha partecipato al
consueto incontro tra

arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori
. «Quella è una frazione di secondo – il suo commento sull’episodio

“incriminato”- Era rigore. E’ un episodio simile a quello della settimana scorsa su Maxi Lopez, ma in quell’occasione sono riuscito a prendere la palla». Stavolta non c’è riuscito, e la Roma ha perso una grande occasione di accorciare ancora di più una classifica che nelle posizioni di testa sta diventando sempre più corta. La sensazione, ancora una volta, è di una grande occasione persa. «Il giorno dopo è triste perché abbiamo perso. Dobbiamo ripartire come abbiamo fatto nelle ultime gare. A Genova abbiamo perso per i nostri errori. Abbiamo fatto sempre bene dopo le vacanze, quindi abbiamo perso questa partita perché abbiamo sbagliato troppo e alla fine abbiamo concesso la vittoria alla Samp però la squadra è sulla strada giusta».

Il tempo per recuperare però, c’è. Almeno secondo il numero 27 giallorosso. «Abbiamo ancora tante partite

ed un confronto diretto. Dobbiamo provare a vincere tutte le partite e vedere alla fine del mese di aprile

cosa si può fare». Sulla questione -Ranieri, invece, non si sbilancia. «Non so se c’è stato un incontro

tra loro negli spogliatoi a fine partita. Io non ho visto niente».