IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Dal sogno scudetto ai ritorni di Adriano e Pizarro, passando per il calciomercato. Il 2011 dei tifosi inizia presto: neppure il tempo di mandare giù il cappone al Capodanno e lamichevole con lAtletico Roma compare sulla tavola ancora apparecchiata. Antonello, dopo i bagordi di san Silvestro non è sazio:
mandare giù il cappone al Capodanno e lamichevole con lAtletico Roma compare sulla tavola ancora apparecchiata. Antonello, dopo i bagordi di san Silvestro non è sazio: «La vittoria col Milan abbiamo riaperto il campionato, sono convinto che alla fine ce la faremo». Ottimismo che traspare dalle parole di Germano: «LInter
è fuori dai giochi, Lazio e Napoli non terranno fino a maggio, credo proprio che diremo la nostra». Fabiola è più equilibrata: «Possiamo anche farcela ma non cè margine per commettere errori». Chi, invece, cambia radicalmente rotta è Patrizio e linteresse si
sposta sui rientri degli ultimi due sudamericani: «Di Adriano non mi interessa. Pizarro sta sbagliando, dovrebbe tornare subito e accettare le scelte del mister». Cè anche, però, una fazione che sostiene
i due desaparecidos. Elio fa da capofila: «Aspettiamoli senza creare casi che non esistono, ci perde soltanto il gruppo», Viola: «Siamo coperti, non serve fare polemiche. Torneranno utili nella seconda parte della stagione», Pierluigi: «Il Pek fa bene a curarsi lontano da Trigoria, così ci sono chance che torni in campo prima».
Linteresse, comunque, spazia su più fronti, le attenzioni dei sostenitori giallorossi strisciano pure sul mercato, fra possibili acquisti e probabili partenze. «La società sostiene Alessandro deve
vendere Cicinho, Greco, Antunes, Okaka e prendere subito Behrami e Sculli». «E che ci fa con un laziale?» gli strilla Giulio. «Non lo voglio spiega , non sarebbe rispettoso». Salvatore, si allinea:
«Mi spiace sapere che Behrami sia ad un passo, non riuscirò mai ad esultare per una rete di un ex formellese». Adriano, al contrario, se ne frega: «Se firma lo vado a prendere a Fiumicino, ci mancano gli esterni e lui sarebbe perfetto». Alina si sposta sul pratico: «Di giocatori da prendere ce ne sono a centinaia ma siamo sicuri che Unicredit autorizzi qualche operazione?». Un quesito lecito, condiviso da Vincenzo, un signore di mezza età con in braccio il nipotino di 5 anni: «Se qui non si fa cassa con le cessioni, la vedo improbabile che la banca apra nuovamente il portafoglio. Sarebbe una follia da spiegare agli azionisti». Uscendo dallo stadio, con in mano una bandierina giallorossa e in testa un cappellino da Babbo
Natale, si fa avanti Federico: «Oggi (ieri, ndc) non è che mi sia divertito moltissimo, sembrava che avessero poca voglia di giocare. Speriamo che col Catania si mettano in testa di fare veramente il loro dovere».