Errori e contratti La Roma comincia dai guai in difesa

03/01/2011 alle 09:59.

GASPORT (S. BOLDRINI - M. CECCHINI) - Niente male come inizio dell'anno: «Noi Behrami non lo vogliamo», canta una nicchia della curva Sud dell' Olimpico emigrata al Flaminio. Poi arrivano i cori contro Rosella Sensi e poi ancora la vittoria dell’Atletico Roma, su ginocchiata di Chiaretti al 47' della ripresa: il 2011 non poteva cominciare peggio, per la Roma.

Se qualcuno pensava che questo test avrebbe potuto cambiare le gerarchie, errore su tutta la linea: Julio Sergio resta il titolare, Doni il secondo. Ma la difesa continua a non convincere. Altro ballottaggio della retroguardia: Mexes e Burdisso. Il francese, che ha sparato una richiesta di 5 milioni di euro a stagione per rinnovare il contratto, è il primo ammonito del 2011 per un fallaccio su Esposito, ma sta bene. Il suo rivale, Nicolas Burdisso, ha firmato la seconda rete romanista: «Un bel gol», il commento dell’argentino. Il ballottaggio continua, ma contro il Catania dovrebbe giocare Mexes. La condizione La Roma aveva le gambe pesanti, ieri: al mattino, un’ora abbondante di allenamento a Trigoria. Le motivazioni dei romanisti erano ben differenti rispetto a quelle dei giocatori dell’Atletico, ma è lecito avere qualche perplessità sulla condizione della Roma, dove i sudamericani, ad esempio, sono tornati al lavoro con due giorni di ritardo rispetto agli altri. Simplicio va però controcorrente: «È chiaro che l'Atletico aveva motivazioni superiori, ma non siamo andati male. Abbiamo lavorato bene in questi giorni, contro il Catania sarà un'altra storia». Riise è sulla stessa lunghezza d’onda: «L’importante è fare bene con Catania e Sampdoria. Dobbiamo vincere entrambe i match. La classifica è corta, Per ora il Milan è la squadra migliore, ma ci sono tante partite e possiamo risalire». Il morale Non è un momento facile per la Roma. I ritardi di Adriano e Pizarro sono un ulteriore segnale d’instabilità. Non sarà un gennaio facile, per la Roma. Acominciare dalla Befana: Roma-Catania.