IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Adesso basta, cè qualcuno che inventa storie su di me per i propri interessi, ma questa volta è andato oltre. E solo pura follia». Doni, alla sesta stagione con la Roma, non ne può più. Il portiere, pure se Ranieri non ne annuncia la presenza, oggi pomeriggio dovrebbe essere di nuovo titolare, come nellultima trasferta del 2010 a San Siro, successo contro il Milan.
IL MESSAGGERO (U. TRANI) -
«Adesso basta, cè qualcuno che inventa storie su di me per i propri interessi, ma questa volta è andato oltre. E solo pura follia». Doni, alla sesta stagione con la Roma, non ne può più. Il portiere, pure se Ranieri non ne annuncia la presenza, oggi pomeriggio dovrebbe essere di nuovo titolare, come nellultima trasferta del 2010 a San Siro, successo contro il Milan. Ma è stufo di come viene trattato dentro e fuori Trigoria, dove raccontano che avrebbe rifiutato il Malaga (e in estate il Fulham), chiamando in causa il suo manager Colucci e addirittura suo papà che avrebbero rilanciato, chiedendo commissioni fuori mercato. «Non sopporto che tirino in ballo la mia famiglia. Non permetto a nessuno di parlare di mio padre e di nessuno dei miei parenti per motivi professionali. Sono passato sopra a tante menzogne, ho sopportato tante cattiverie, ho accettato le scuse di chi ha scoperto di essere malconsigliato. Ma sono stanco e ho già chiesto ai miei legali di occuparsene. La storia su mio papà è uninvenzione, unassurdità, una vera scemenza. Non riesco a capire perché tirano fuori tutto questo. Io non ho mai detto no al Malaga, nessuno del mio staff ha chiesto soldi extra e vorrei tanto capire a chi giova a mettere in giro una cosa del genere, senza alcun fondamento e a cui nessuno crede».
Ormai Doni si sta rendendo conto che a Trigoria lo considerano di troppo. Solo De Rossi ha avuto il coraggio di difenderlo in pubblico. Anche altri compagni gli vogliono bene, ma lo stesso non si può dire dello staff tecnico e dei dirigenti. La Banca chiede la sua cessione e cè chi, anche per farsi bello, va a dire in giro che il portiere ha rifiutato il Fulham e il Malaga. Se Lobont non avesse fatto solo due allenamenti, oggi a Cesena avrebbe il posto da titolare. Doni lo sa, così come si aspetta, mercoledì per il derby, di tornare in tribuna: da primo a terzo. Insomma, lo stanno spingendo fuori dalla Roma. «Ma io voglio restare» insiste. Perché sa che un nuovo tecnico, per primo Ancelotti che glielha fatto pure sapere, ridisegnerebbe le gerarchie. La Roma, forse già domani, convocherà il suo manager, per metterlo in contatto con il Galatasaray. Hagi punta su Doni. Il manager Colucci, però, è seccato quanto il suo assistito, essendo stato tirato in ballo: «De Rossi ha spiegato bene come funzionano le cose a Trigoria: ne prendiamo atto, senza avercela con nessuno in società. Abbiamo parlato con il Malaga, ma solo del contratto del giocatore e di commissioni. La storia del padre è pura fantasia di chi inventa favole per i propri interessi». Se parte Doni, arriva in prestito Marchetti.