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IL ROMANISTA (V. VALERI) - È costata molto cara al Bologna la vittoria di domenica contro la Lazio. Il giudice sportivo Tosel, infatti, ha comminato complessivamente 7 giornate di squalifica dopo la partita tra rossoblu e biancoazzurri, per quanto accaduto tra il 38 del secondo tempo e il dopo gara.
Ed è su queste immagini che la commissione disciplinare si è soffermata maggiormente, decidendo di fermare il povero Maurito per tre partite (con le motivazioni di cui sopra e per aver «assunto un atteggiamento platealmente aggressivo nei confronti di un altro calciatore avversario»); Moras («per avere, al termine della gara, nel recinto di gioco, spinto con veemenza un calciatore avversario»), Portanova e Perez - questi ultimi erano diffidati e sono stati ammoniti per falli di gioco - per una. Non si sa per quale motivo, data la sua attiva partecipazione nella rissa, Di Vaio è scampato a ogni tipo di punizione. Nemmeno una giornata per il mattatore della sua ex squadra, autore di una bella doppietta che ha steso Reja riconsegnando alla Roma ciò che le spettava, ovvero il primato cittadino anche in classifica. Forse Tosel non ha voluto infierire, nonostante le immagini mostrino il numero 9 venire alle mani con Zarate? Certo è che, in ogni caso, Malesani non avrà vita facile nello scegliere chi schierare domenica contro i giallorossi: ai 4 sicuri assenti, lallenatore potrebbe dover aggiungere Ramirez, colpito sempre da Dias allo zigomo con una gomitata e destinato a finire sotto i ferri per ridurre la frattura e applicare una placca in titanio. Chissà se da Formello grideranno al complotto o magari cercheranno di guardare in casa propria, convincendosi che le sconfitte bisogna saperle portare a casa, senza accollarle ogni volta alla sfortuna, agli arbitri, alle provocazioni o al mancato volo del pennuto Olimpia.