CORSERA (L. VALDISERRI) - Francesco Totti e Claudio Ranieri si rivedranno oggi a Trigoria, dopo i 4 minuti concessi domenica al Capitano della Roma (457 partite in Serie A e 194 gol tutti con con la stessa maglia) nella sconfitta contro la Sampdoria. La normale decisione di un tecnico alla ricerca del colpo miracoloso o uno sgarbo simile ai 6 minuti di Rivera nella finale del Mondiale 70? Secondo una corrente di pensiero, ieri molto viva nell'etere romanista, Ranieri ha coronato il vero sogno dei tifosi della Lazio: umiliare Totti, il più anti-laziale dei romanisti.
Totti e Ranieri si parleranno, ma è difficile capire cosa possano dirsi. Totti chiede chiarezza e Ranieri non potrà cavarsela con una serie di frasi fatte ("Non esiste Roma senza Totti", "Totti è al centro dei miei progetti", "Totti è il migliore di tutti"). Parole che hanno infastidito il capitano molto più che consolarlo. La società per la cronaca rimprovera a Ranieri la mancanza di dialogo con Totti e con altri giocatori, ma non è mai intervenuta nelle decisioni tecniche dell'allenatore.
In quanto a parole, del resto, anche quelle di Totti spesso non sono piaciute a Ranieri. Non quando gli ha dato del «catenacciaro» (dopo Bayern-Roma). Non quando ha commentato il dopo Milan-Roma: «Buon Natale? Sarà buono per voi ... ». Non quando ha fatto una battuta acida prima di entrare in campo contro la Samp: «Ma che, la partita comincia adesso?». Totti sta bene fisicamente, si allena con regolarità, accettato di giocare più lontano dalla porta e di lasciare gol e gloria a Borriello, ma non è felice. Si sente un giocatore dimezzato da Ranieri e lo dice il suo minutaggio: 1.076 minuti in campionato, ma distribuiti in 755 in casa e solo 321' in
Trasferta. Nelle ultime tre gare lontano dall'Olimpico - Chievo, Milan e Samp - è sempre andato in panchina Vorrebbe giocare di più, vorrebbe tornare il centro di gravità permanente del gioco. A 34 anni si sente ancora decisivo e l'unica certezza è che mai andrà a svernare negli stati Uniti o negli Emirati Arabi. Se dovesse andare via, con la morte nel cuore, accetterebbe solo una grande squadra italiana o spagnola. Lo lega alla Roma un contratto fino al 30 giugno 2014 da 8,6 milioni di euro lordi all'anno. Il contratto di Ranieri scade molto prima, a giugno 2012 e, secondo i quotidiani inglesi, sulla panchina della Roma nel prossimo campionato ci sarà Carlo Ancelotti.
Ma questo è il futuro. Il presente, per la Roma, è una montagna di problemi. L'ultimo è Julio Baptista. Il Malaga non ha ancora versato un euro dei 2 milioni e mezzo pattuiti per l'acquisto del brasiliano. Con l'aria che tira, stai a vedere che pure la «Bestia» sta per ritornare indietro, per la disperazione dei conti societari e di Unicredit




