GASPORT (M. CECCHINI) - Mr. Hyde si è imbarcato domenica a Rio de Janeiro col volto triste, il dottor Jekyll invece ha messo piede ieri a Roma intorno alle 14 con laria serena. Insomma, fra affermazioni e smentite è stata una giornata pesante per Adriano, tornato in Italia con sei giorni di ritardo ed accolto a Trigoria con affetto e multa.
NOSTALGIA FLAMENGO Daltronde, ancora prima che sbarcasse, era giunta leco delle dichiarazioni rilasciate al sito del quotidiano O Dia. «Devo partire, anche se non vorrei, ma a giugno sarò di nuovo al Flamengo. Se potessi resterei qui. Un pezzo del mio cuore resta in Brasile, ma devo rispettare gli accordi. Non ci sono soldi che ripaghino lo stare in Brasile, qui ho la mia famiglia, gli amici, i figli. Anche se ho un contratto di altri due anni e mezzo, però, a giugno sarò qui. Tornerò al Flamengo, potete già aspettarmi allaeroporto. È triste partire: a Roma sono rimasto già abbastanza. Quando tornerò al Flamengo sarò di nuovo felice».
LA SCOMMESSA Immaginate il sobbalzo nella dirigenza della Roma dopo che, per scommettere sullImperatore, era andata anche in rotta di collisione con UniCredit, che per iscritto aveva consigliato di cederlo. Non a caso, dopo tante panchine, lattaccante a dicembre aveva anche fatto una festa di addio e nessuno si era più preoccupato del rinnovo del suo passaporto perché convinti che non sarebbe più tornato. Invece la presidente Sensi ha scelto di confermarlo (e non tutti erano daccordo) e Adriano al telefono, pur specificando che al Corinthians avrebbe guadagnato di più grazie agli sponsor, ha scelto la Roma. E allora? Via con le smentite.
Retromarcia &Dossier «Quel sito dice cose inventate ha detto il brasiliano e lho già denunciato una volta, nella mia vita ho sempre avuto problemi con chi inventa le cose. Ho un contratto fino al 2013. Se non volevo tornare, sarei rimasto in Brasile. Devo chiedere scusa del ritardo, ma ho avuto problemi col passaporto perché non voto da sei anni e poi mio zio ha avuto un infarto. Sono felice di essere a Roma. Limportante è che la mia testa sia a posto, Ho sempre parlato con la società e tutti mi hanno accolto benissimo(vero, ndr). In Brasile mi sono allenato poco, ma ho fatto il bravo, non sono tornato grasso. Spero di avere lopportunità di giocare, ho bisogno di continuità e dimostrare il mio valore. La Roma può arrivare in cima. Sette punti si possono recuperare, lo scudetto è alla nostra portata». Così parlò il sorridente dottor Jekyll. In ogni caso, negli uffici di Trigoria un dossier sui piccoli e grandi sgarri dellImperatore cè già. Roba utile per attivare la clausola di rescissione inserita nel suo contratto, ma in un giorno di letizia meglio solo sussurrarlo.




