
CORSPORT (R. LORIA) - Il 15 marzo 2008 fu un gol di Kakà, ancora in maglia rossonera, a interrompere il suo record di imbattibilità all'Olimpico. Settecentosessantotto minuti. Mai nessun numero uno nella storia della Roma era riuscito a tanto. Sabato Doni si ritroverà di fronte le maglie rossonere. Non ci sarà Kakà questa volta a interrompere il suo appuntamento con la storia, anche perché in questo caso la storia dovrà in qualche modo ripartire, nonostante le difficoltà e le incomprensioni dell'ultimo anno.
PARABOLA - In fondo Doni è come se ripartisse proprio da lì, dalla stagione 2007/08, l'ultima felice per lui in maglia giallorossa. La stagione dello scudetto sfiorato e sfumato solo negli ultimi minuti dell'ultima giornata di campionato a Catania. Una stagione che lo vide protagonista in 37 partite su 38 in campionato e in 9 su 10 in Champions League. Solo le briciole al suo secondo Gianluca Curci e niente a un Julio Sergio che era ancora il miglior terzo portiere d'Italia. Era ancora la Roma di Doni quella. Una stagione che gli consentì di presentarsi con carte e credenziali importanti al tavolo del rinnovo contrattuale che gli triplicò lo stipendio e lo legò alla Roma fino al 2012. Doni e la Roma non potevano immaginare che qualcosa si sarebbe incrinato.
CREPE - La stagione 2008/ 09 Doni partì ancora da numero uno, ma né lui, né la squadra riuscirono a ripetere la splendida cavalcata che li aveva portati a un passo dal trionfo. Per il portiere brasiliano poi erano alla porta tutta una serie di guai fisici che ne compromisero il rendimento: problemi alla spalla, ma ancor di più i problemi, ormai diventati cronici, a un ginocchio. Una stagione vissuta sul dolore. Una stagione disputata tutta stringendo i denti e conclusa con l'operazione ad Anversa da parte del professor Martens. L'ultima partita ufficiale il derby contro la Lazio perso 4-2. E' lì che in fondo si può fissare la fine della storia di Doni protagonista tra i pali della porta giallorossa. Finì quell'11 di aprile proprio da dove era iniziata, ovvero da un derby.
ESORDIO - Tre anni prima, 23 ottobre 2005, Roma-Lazio 1-1. Fu quella la partita che fece scoprire Doni ai tifosi romanisti. Fu quella la partita in cui spodestò Gianluca Curci dal ruolo di titolare. Nella partita più difficile Doni dimostrò di essere un portiere da Roma, nonostante fosse arrivato d'estate senza troppi clamori, anzi quasi un perfetto sconosciuto al panorama calcistico italiano. Doni fu scelto con lungimiranza dalla Roma, ma Doni scelse la Roma pagando di tasca propria le poche migliaia di euro del proprio cartellino. Investì su se stesso Doni e investì bene portando il suo ingaggio nel giro di pochi anni da poche centinaia di migliaia di euro ai 4 milioni lordi a stagione di oggi. Un ingaggio elevato che nei mesi scorsi ha rappresentato un ostacolo al divorzio tra lui e la Roma, un ostacolo alla fine della storia. Una storia che sabato sera potrebbe vivere una nuova, inaspettata, puntata.