Sforzini, il laziale del Cluj

07/12/2010 alle 10:04.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Totti? Lo rispetto ma non lo temo». Ferdinando Sforzini, 26 anni freschi freschi («ho festeggiato qua tre giorni fa con la mia Serena»), è un attaccante del Cluj. Ed è laziale. Ma laziale veramente. «Anche per questo giocare contro la Roma - dice a

attaccante del Cluj. Ed è laziale. Ma laziale veramente. «Anche per questo giocare contro la Roma - dice a "Il Romanista" - mi farebbe piacere... A proposito, ma cosa deve succedere perché esca dalla ?». Caro Nando, troppe cose. La Roma dovrebbe perdere a Cluj e il Basilea vincere a Monaco di Baviera. «Ah, allora

non accadrà. In Germania sono seri». Cominciamo con Wikipedia: si sbaglia. Secondo l’enciclopedia on line, Sforzini è cresciuto nella Lazio. Falso. Nando è un figlio del Tor di Quinto, calcio dilettante, feudo di proprietà della

famiglia Testa. «A loro devo tutto», dice. È là, su un fondo di pozzolana macchiata d’erba in riva al Tevere, che nel 2001 ha vinto un titolo Allievi Regionali. Il suo mentore si chiama Paolo Testa. «È lui che mi ha cresciuto. È una persona splendida, oltre che un grande tecnico». Alla Primavera della Lazio, Sforzini c’è arrivato

già grandicello. È stata una parentesi, come quella successiva con la maglia del . Primavera, pure qui. Nel 2003 è sbarcato al Sassuolo in C2. Poi la Serie B: Verona, Modena, Vicenza,


Ravenna, Grosseto, Avellino. E alla fine il Bari. La Serie A. Il massimo, o quasi. Il massimo

vero Sforzini l’ha raggiunto con l’offerta del Cluj. Ferdinando l’ha accettata perché là c’erano Mandorlini e la .
C’erano, appunto. Adesso non ci sono più. Entrambi. Il tecnico è stato esonerato in fretta a furia a settembre, la Coppa se n’è andata con la sconfitta nello scontro diretto con il Basilea. «La era un incentivo. Non l’avevo mai disputata». A Sforzini danno ancora fastidio quelle voci sul premio a vincere contro il Basilea. «I 45 mila euro - puntualizza - erano il premio per la qualificazione agli ottavi», spiega.

All’Olimpico, per Roma-Cluj, non era tra i titolari. E domani? «Dovrei andare in panchina. Speriamo di poter fare qualche minuto. Ho già mancato l’appuntamento con la Roma lo scorso campionato. Ventura (tecnico del Bari, ndr) mi spedì in tribuna». A Trigoria temono il grande gelo e un Bentegodi bis. «Macché, il campo è perfetto», ci spiega Sforzini. Che poi aggiunge: «In Romania fanno la pausa invernale, ma il nostro terreno è riscaldato». Persa la , il Cluj non ha motivo per rendere dura la vita alla Roma. Oppure sì? «Ce la giocheremo. Questa partita è una vetrina importante per noi». Mancato l’appuntamento con gli ottavi di , Nando il laziale ha ora un altro appuntamento che non vorrebbe mancare. Quello con . Anzi, contro.