«Se vinciamo, ci divertiremo»

15/12/2010 alle 09:04.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Ranieri ci crede. Il tecni­co di San Saba da ieri ha comin­ciato a preparare la partita con­tro il Milan, che può riaprire il campionato della Roma per i quartieri alti della classifica. L’al­lenatore della Roma è fiducioso, nonostante la stentata vittoria contro il Bari. Ma recupera gio­catori importanti e la Roma con­tro le squadre di vertice ha sem­pre fatto grandi prestazioni: ha vinto contro Inter e Lazio, ha pa­reggiato con la Juventus.

PERSONALITA’ -Ranieri si aspetta una prova di carattere da parte della Roma, metterebbe a tacere le critiche che dall’inizio della stagione non lo risparmiano:«Una vittoria sarebbe importante perché vorrebbe dire che la Roma c'è, che la Roma sta risalendo, riavvicinerebbe il Milan alle inse­guitrici, accorcerebbe la classifi­ca e sarebbe un campionato mol­to, ma molto più interessante».

Il pericolo numero uno è Ibrahi­movic, anche se il Milan ha molte individualità: Ranieri riconosce i meriti dello svedese:«Ibrahimo­vicsta dimostrando di essere un campione stratosferico, capace di tirare fuori una magia quando le partite si fanno difficili. Lui rie­sce sempre a trovare lo spuntovincente».

SPERANZA -Però nonostante qual­che dispiacere e qualche difficol­tà nei rapporti con i giocatori, Ra­nieri alla sua squadra ci crede:«Sabato mi aspetto una gran par­tita da parte della Roma ». Co­munque vada a finire, a Ranieri resterà una magra consolazione: nel 2010 la Roma è la squadra che ha conquistato più punti. Ha sfio­rato lo scudetto a maggio e in questo campionato fatica a recuperare la vetta della classifica. Ma il tecnico è convinto che può ancora far­cela. Non tutti i gio­catori sono dalla sua parte, ma non è facile gestire un gruppo per tanti mesi con la società che è in vendita. Mancano i punti di riferimento, le cer­tezze. E in questi mesi Ranieri e il suo staff hanno fat­to già molto da questo punto di vi­sta. Il contratto che gli era stato promesso non sarà rinnovato, ma il tecnico di San Saba non resterà a piedi. Ha la possibilità di torna­re in Inghilterra, quando è stato al Chelsea si è trovato benissimo. Lontano dalle pressioni della sua à e forse dai suoi tifosi si sa­rebbe aspettato maggiore gratitu­dine. Ma per ora al futuro non ci pensa, vuole vivere alla giornata. Conquistare un trofeo prima di la­sciare sarebbe una bella soddisfa­zione. Per un allenatore romano che nella sua à ha perso un po’ del suo aplomb.