Roma, serve un colpo d’ala Ranieri si affida a Borriello

18/12/2010 alle 09:32.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Borriello arruolato e mandato in campo con la maschera protettiva («Mi dà un po’ di fastidio quando respiro, ma non c’è problema»), Vucinic non convocato per il problema agli adduttori più lungo della storia del calcio, Cassetti assente dell’ultima ora per colpa dell’influenza, Perrotta non convocato anche se sembrava sulla via del recupero, Totti con il morale al minimo storico. La Roma è partita per Milano con tanti dubbi e una certezza: la partita contro il Milan, stasera a San Siro, sarà l’ultima del 2010 ma influenzerà tantissimo il 2011.

 

Claudio Ranieri analizza il problema con un superlativo: «Una gabbia per Ibrahimovic? Ci vorrebbe un gabbione. Il loro sistema di gioco èmolto bello: giocano molto aperti, con Robinho e Ibrahimovic che allargano la difesa, e dentro portano molti giocatori, come Boateng. Dovremo stare sempre molto attenti». Anticipato che Doni giocherà in porta, sembra logico che a destra scali Nicolas Burdisso e non Cicinho, che a Cluj è deragliato contro i centimetri di Traoré e figurarsi cosa può fare contro i centimetri e i chili di Ibra. Super-ballottaggio a centrocampo, con Pizarro che non sembra sicuro di avere una maglia da titolare nemmeno questa volta. Anche se Ranieri prova a smorzare il caso: «Sappiamo quali sono le zone del campo a lui congeniali: o quella davanti alla difesa, o spostato in avanti. Non sulle laterali, perché quella posizione non è nel suo Dna. Ho parlato con lui e gli ho detto: vedo che c’è sempre questo caso Pizarro, hai qualcosa da dirmi? E lui mi ha risposto: no mister, tutto a posto, mi faccia rientrare gradatamente perché non sto ancora al cento per cento».

E se la grande sorpresa fosse Adriano, visto il campo pesante come quello del Chievo? «Ci ho parlato e mi ha detto che si sente molto bene. È un giocatore recuperato. Ha fatto una buona ora a Verona, contro il Chievo, poi aveva avuto problemi d’influenza. Ora sta bene e l’ho convocato. Rientrerà nelle decisioni che prenderò all’ultimo».