LA STAMPA (S. DI SEGNI) - Europa e flussi di cassa in gioco. Obiettivi inscindibili, per la Roma, che in Transilvania sfida il Cluj e la formalità. Otto intrecci di risultati su nove, con Bayern Monaco-Basilea a rappresentare la seconda variabile, promuoverebbero Ranieri agli ottavi di Champions. Solo la sconfitta, unita al successo degli svizzeri in Germania, si tradurrebbe in incubo nella terra del Vampiro.
Il lasciapassare vale circa 10 milioni di euro, ossigeno per le casse del club. Il cui bilancio, gravato dai 21,9 milioni di passivo dello scorso anno, ha già registrato voci in rosso per 4,8 milioni. Ballano economia e appeal. Unicredit conta che non finiscano sotto i tacchetti dei giocatori e confida nel bonus di 3 milioni messo in palio dall'Uefa, in un altro incasso dell'Olimpico e nel market pool (l'importo stimato per i ricavi tv derivanti dalla Champions al termine della stagione).
Nel mentre, la banca ha chiesto ai soggetti interessati all'acquisto della società un piano di tre anni, con garanzie di sostenibilità, crescita e mantenimento della squadra ad alti livelli. Piazza Cordusio attende un rilancio da parte dell'imprenditore romano Angelucci (la ritirata trapelata giorni fa era strategica, l'offerta di 86 milioni è destinata a salire). Parallelamente si muove un gruppo di americani, attivo nello sport dalla Est alla West coast. Il destino della Roma fluttua tra coordinate geografiche distanti. I tifosi sognano stelle e strisce.




