IL ROMANISTA (D. GALLI) - Il boccino è in mano a Unicredit. Lo è dal 26 luglio. Da quando Rosella Sensi ha trovato laccordo con la banca per la cessione dellAs Roma. Da quel giorno, è Piazza Cordusio a dover dare lok per tutte le operazioni di straordinaria amministrazione. Come i rinnovi di contratto. La situazione più difficile è quella di Mexes, che a Milano è stat
La questione è seria. La presidente sa bene che perdere Mexes - e ancora peggio perderlo a parametro zero - sarebbe un errore per un club che fonda le sue strategie di mercato sullautofinanziamento. Meglio (o peggio): sarebbe un danno per la stessa banca, che vedrebbe annacquarsi il patrimonio tecnico della squadra che sta vendendo al miglior offerente. La Roma ha una garanzia: le parole del procuratore di Mexes, Olivier Jouanneaux. Lagente ha promesso di non voler fare sgarbi alla Roma. A suo tempo, Mexes aveva chiesto alla società precise garanzie di natura tecnica. Voleva giocare di più. Ranieri lo ha accontentato. «Ho tre titolari in difesa: Mexes, Burdisso e Juan», diceva tempo fa il tecnico testaccino.
La questione si è quindi spostata sulla parte economica del rinnovo. Nella stagione attuale, Philippe guadagna 5 milioni lordi, più i premi. Per quanto immenso sia lamore che prova per questi colori, per quanto stia bene - lui, ma anche la sua famiglia - a Roma, per quanto la Roma lo abbia reso grande, Mexes sta adesso ragionando su altre cifre. E in scadenza di contratto,se lo può permettere. Sa di avere un mercato importante attorno a sé. Sa che, se va via a zero, può ottenere dalla società che lo ingaggia quello che verrebbe risparmiato con lacquisto del cartellino. Come se ne esce? Nellunico modo possibile. Con uno sforzo economico da parte di Unicredit.
Altri contratti in scadenza sono quelli di Marco Cassetti e di Simone Perrotta, che per questa stagione ha percepito 3.1 milioni lordi (più i premi). Esattamente come per Mexes, questi rapporti si interromperanno il prossimo 30 giugno. La soluzione potrebbe essere la stessa adottata un anno fa. Quella di prolungare il contratto per unaltra stagione. Mexes, Perrotta (oltre a Ranieri). Sono i rinnovi da affrontare a breve. Poi, nel medio termine, ne andranno discussi altri. Bisogna pensare a blindare quelli che a scadenza ci andranno nel 2012. Soprattutto quelli di Menez, di De Rossi e di Riise.
Qualcuno a Trigoria dice: se lAs Roma fosse stata venduta in tre mesi, il problema dei rinnovi non si sarebbe nemmeno posto. E invece adesso cè chi pensa che alla base di questa inerzia ci sia un veto della banca, che farebbe ritenere vicina la cessione del club. Inattesa di sviluppi su quel fronte, però, in casa Roma sono preoccupati. Ecco perché la Sensi ha deciso. Si muoverà per Mexes.




