CORSERA (L.VALDISERRI) - "Dopo Buffon, è il portiere più forte con cui abbia mai giocato". Un paragone molto lusinghiero per Alexander Doni. E lo è ancora di più se a farlo è Daniele De Rossi, cioè uno dei calciatori più rappresentativi della Roma, tanto da meritarsi il soprannome di Capitan Futuro. E così, dopo essere stato emarginato nel ruolo di terzo portiere, Doni è ritornato di grande attualità. Gli infortuni di Julio Sergio e Lobont gli hanno dato una doppia possibilità, contro Bari e Milan.
Il 2011 può essere l'anno dell'ennesimo ribaltone tra i pali della porta romanista? Difficile dirlo ora, ma la possibilità non è da escludere. I motivi a favore sono principalmente due: 1) la qualità di Doni non è in discussione: aveva perso il posto per eccesso di generosità, giocando con un ginocchio amezzo servizio; 2) gli intrecci di mercato sono infiniti e, mentre non è semplice trovare una squadra per Doni (visto anche l'alto ingaggio: oltre due milioni netti all'anno), c'è stato nelle ultime ore l'interessamento del Genoa per Julio Sergio. Il presidente Preziosi non è per nulla contento del rendimento del portoghese Eduardo e sta cercando altrove. Un'ipotesi porta a Marchetti, messo praticamente fuori rosa dal Cagliari; l'altra potrebbe aprirsi con la Roma, che il Genoa aveva contattato per informarsi sulla situazione di Matteo Brighi, pallino di Preziosi fin dall'estate scorsa. La situazione è ancora fluida, ma possibile di sviluppi anche inattesi.
Doni tornerà a Roma, come tutti i brasiliani, il 29 dicembre, due giorni dopo i compagni italiani ed europei. Quale sarà il suo futuro, in questo momento, è unmistero anche per lui. Ma niente potrà essere peggio dall'essere passato, in un colpo solo, da portiere titolare a riserva della riserva.