IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - E mezzogiorno, cè il sole, ma a Trigoria fa un freddo cane. La sala Champions League è piena, ci sono tutti i dirigenti. Da Rosella Sensi a Tonino Tempestilli, passando per Gianpaolo Montali e Daniele Pradè.
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -
E mezzogiorno, cè il sole, ma a Trigoria fa un freddo cane. La sala Champions League è piena, ci sono tutti i dirigenti. Da Rosella Sensi a Tonino Tempestilli, passando per Gianpaolo Montali e Daniele Pradè.Cè anche un elegantissimo e sorridente Claudio Ranieri e un curioso John Arne Riise. E il giorno della presentazione di uniniziativa molto particolare: un libro, In bocca al lupo, progetto editoriale firmato in partnership dalla AS Roma e il Gambero Rosso. I giocatori della Roma parlano di cibo, i più celebri chef italiani (parlano) di Roma. Simpatico. Cucina, Natale, è tempo di brindisi. Rosella fa il suo augurio in vista della sfida (e della cena di ieri sera a Palazzo Colonna, con tutti, proprio tutti) di fine anno con il Milan. «Mi auguro che la Roma faccia un regalo di Natale ai suoi tifosi e alla gente auguro di poter stare sempre vicino alla squadra». Che, a detta della presidentessa, se lo merita per quello che ha fatto vedere specialmente in questo anno solare, ormai in chiusura di battenti. Ecco il Milan dellamico Galliani davanti ai giallorossi. Avversario lanciato verso lo scudetto. «Ho visto Adriano, lho salutato qualche giorno fa. Gli ho detto, tanti auguri ma spero di non farti alcun regalo...». La Roma non ha bisogno di dare vantaggi ad avversari già forti. Quella di domani, per la Roma, forse è lultima chance di restare aggrappata al treno scudetto. «La Roma è estremamente competitiva, non possiamo fare progetti,ma abbiamo le potenzialità per mettercela tutta e crederci fino alla fine. Così come proveremo a battere il Milan, pur pensando che bisogna fare i conti con gli avversari e sperando in un po di fortuna, che nel calcio deve starci sempre».
Fortuna, speranze. Non è facile tirare una linea adesso, quando il girone di andata deve finire, specialmente alla luce di quello che la Roma è stata capace di fare nella passata stagione.
«Lavversario era altrettanto forte e per noi è stata unimpresa. Mi dispiace che questi ragazzi non siano riusciti a raggiungere il traguardo finale, ma non posso dimenticare lemozione che ci hanno regalato. Un anno difficile, importante ma anche gioioso. Bisogna dare fiducia alla Roma».
Natale, capodanno, gennaio. E tempo di mercato. Cè chi parte, cè chi potrebbe arrivare: dal vecchio obiettivo Behrami (sempre che gli sia passata la rabbia del no della scorsa estate), dalle suggestioni (poco possibili) tipo Cassano. Rosella blinda i big e soprattutto lascia liberi i calciatori scontenti, tranne Adriano. «Sul mercato stiamo lavorando, ma sarà fatto per migliorarci, per essere più competitivi. La Roma non sarà depauperata. Di sicuro qualcuno verrà mandato a giocare (J.Baptista ad esempio, il suo manager è in giro per lEuropa in cerca di squadra): non si può mica avere una rosa di cinquanta giocatori». Un giochino finale su chi non parte: «Mexes, Vucinic, De Rossi, Totti, su Francesco poi, non ci sono mai stati dubbi...». Ci mancherebbe. E su Adriano, conferma: «Sono contenta che anche Adriano voglia restare. Ne ero sicura». Verso il Meazza: Vucinic prova il recupero, Julio Sergio spera nella panchina. Qualche chance per Pizarro di trovare un posto, così come per Burdisso. Davanti, ancora Totti e Borriello. «Marco si comporterà da grande professionista», chiosa la Sensi. Un altro augurio, questo.




