Ranieri, scontro con Sky "A Roma non vi guardano"

13/12/2010 alle 11:25.

LA STAMPA (S. DI SEGNI) - La medicina dei tre punti, questa volta, non ha fatto miracoli. Che la Roma dovesse fare i conti con problemi di testa, Ranieri lo sapeva. «Risolviamoli e torniamo a volare», l'ammissione-speranza del tecnico alla vigilia della sfida con il Bari, con le responsabilità confinate nella concentrazione dei giocatori in campo. In realtà il malessere dei giallorossi è più esteso

Non deve essere facile per l'allenatore porre rimedio al corto circuito: con il contratto in scadenza nel giugno prossimo e il rinnovo congelato, per non dire svanito senza rimedio, non è semplice dettare la propria legge e mantenere i nervi saldi. Sono saltati anche lui, ieri, quando gli opinionisti di Sky gli hanno chiesto delucidazioni sulla scelta di tener fuori Pizarro: «Avete il gusto di voler sempre alimentare la polemica. Tra poco a Roma non vi vedrà più nessuno, io ho il polso dell'umore della gente che mi ferma per strada», l'accusa del tecnico, che, a fronte di una domanda legittima, ha perso di vista l'importanza per il club degli oltre 50 milioni di euro derivanti dai diritti tv. Alla scenata si lega un aneddoto. Ranieri racconterà di non aver accettato, anni fa, le imposizioni di un presidente (Ferlaino), che gli chiese di tenere un giocatore ai margini del campo. Quel giocatore si chiamava Massimo Mauro, ieri protagonista a Sky del confronto a distanza: «Venni esonerato, ma lo rifarei anche oggi, che non ho nulla da perdere...», rivela l'allenatore. Quanto a Pizarro, bisognerebbe chiedere a lui se si senta ancora un leader di questa Roma. La risposta non sarà confortante. «L'ho escluso per scelta tecnica una sola volta - sostiene Ranieri -. Se è amareggiato lo capisco, ma è un problema suo. Gli ho chiesto quanti minuti avesse nelle gambe. Mi ha risposto venti». Appunto.

Il racconto di quanto accaduto sul rettangolo di gioco avvalora la tesi di un allenatore nel pallone: ieri pomeriggio la (sua) Roma, pur vincendo, ha disputato la peggior prestazione dall'inizio della stagione. Mentre il tedio dello stadio era appeso ai piedi di Menez, il tecnico ha impiegato un tempo per capire che il francese sulla corsia di destra poteva dare scacco agli uomini di Ventura. Un gol in fuorigioco di Juan, dopo il rigore generoso fallito da (l'intesa con Borriello è lontana), non è bastato a mascherare tutti i limiti di una squadra che fatica ad imporre il gioco. La giustificazione di Ranieri è allarmante: «Ho detto io ai ragazzi di non pressare troppo alto. Quando ho allargato Menez, le cose sono cambiate». Tradotto: contava di sconfiggere i superstiti del Bari all'Olimpico giocando in contropiede. Tra le affermazioni che non convincono, quella sull'atteggiamento tattico. Trova posto anche il retroscena di una formazione che sarebbe stata diversa, se Vucinic e Adriano fossero stati a disposizione: «Senza l'infortunio di Mirko e la febbre di Adriano, sarebbero finiti in panchina e Borriello, visto che a Cluj avevano giocato tutta la partita». Sul tra il capitano e il montenegrino, Ranieri ha detto la verità. Quanto al brasiliano, i tifosi giallorossi confidano in una bugia.