CORSERA (D. BERSANI) - Una Roma allucinante e senza alibi, presuntuosa e colpevole. Dalle sabbie mobili del «Bentegodi» emerge un misero punto che mette a nudo tutti i problemi di una squadra capace di sciupare il doppio vantaggio e addirittura vicina a una sconfitta che avrebbe avuto dellincredibile
Il tabù trasferta prosegue, dunque, nonostante lillusoria doppietta di Simplicio mentre i giallorossi continuano a perdere terreno dalle prime posizioni. La beffa è lazione del 2-2 di Granoche, nata da un curioso episodio, con Taddei a battere una rimessa laterale un metro dentro il campo e invertita dal signor Rizzoli.
Invece di prendersela con il brasiliano, Claudio Ranieri parla della rimonta subita dal Chievo cominciando la sua analisi da questa singolare recriminazione: «Solo io e il quarto uomo ci siamo accorti dellaccaduto: mi sono sgolato a richiamare lattenzione di arbitro e assistente perché Taddei aveva visto la linea di fondo contrassegnata per la partita di rugby. Già giocare su questo campo era impossibile, se poi arrivano anche questi errori diventa dura. È un miracolo che nessuno si sia fatto male giocando a beach soccer...So che si tratta di due punti persi, ma gestire il risultato era impossibile, perché non riuscivamo a fare tre passaggi consecutivi».
Le sue scelte di turn-over faranno discutere a lungo: il tecnico ha rivoluzionato la sua squadra lasciando inizialmente fuori, tutti insieme, Totti, Borriello, Menez e Pizarro. Gli scontenti aumentano in modo direttamente proporzionale alle delusioni, mentre Ranieri dice: «Un tecnico pensa alle caratteristiche del campo prima di scegliere lundici di partenza. Allintervallo avevo preallertato Menez e Borriello ma i centrocampisti accusavano qualche problema di tenuta e ho preferito attendere. È troppo semplice parlare dopo, io ho scelto la squadra migliore: piuttosto sono molto contento per la prova di Adriano, che ho mandato in campo perchè sintegrava con Vucinic». I soliti difetti di mentalità e i suoi cambi tardivi come nelle peggiori occasioni, con tanto di espulsione di De Rossi, rendono ancor più grave un passo falso che rischia di essere determinante nella complicata rincorsa al vertice. «Daniele ha sbagliato, non doveva entrare in quel modo su un avversario. Prenderà minimo un turno di squalifica e spero che a causa dello sciopero non salti il match con Milan». I calciatori escono a testa bassa dagli spogliatoi di Verona, poca voglia di parlare ed esporsi. Poteva essere leroe della serata, ora Simplicio sorride amaro: «Sono contento per i miei gol e per Adriano, ma il brutto finale mi avvilisce. Questa gara non si doveva giocare». Matteo Brighi, invece, non cerca giustificazioni: «Il risultato brucia molto, abbiamo perso unaltra occasione per avvicinare la vetta del campionato. Non voglio parlare dellarbitraggio di Rizzoli: una grande squadra come la Roma aveva lobbligo di vincere una gara così. Non esiste attaccarsi a un fallo laterale».