CORSPORT (P. TORRI) - Il termometro, a Malpensa, diceva sette gradi sotto zero quando, nella notte, la Roma che aveva appena vinto sul campo del Milan, simbarcava sul charter per tornare a casa. Sono entrati in azione i camion che spruzzano il liquido antighiaccio sule ali dellaereo per poter decollare
RANIERI - Di solito gli allenatori, in questi casi, sono i primi a gettare acqua sul fuoco dei facili entusiasmi che a Roma, oltretutto, sono pure facilissimi. Basti dire che al momento dello sbarco a Fiumicino quando mancavano pochi minuti alle tre del mattino, i giallorossi hanno trovato un centinaio di tifosi a festeggiarli, cori, foto, autografi,a raga pjamose sto scudetto.Di solito, dicevamo, gli allenatori preferiscono il profilo basso. Non questo Ranieri. Ci ha sempre creduto, anche nei momenti più bui, e cisono stati, di questa stagione, figurarsi adesso dopo essere andato a vincere a San Siro contro la capolista. Non ha timore di esporsi, Ranieri. Del resto ha sempre dimostrato che il coraggio non gli manca, ultimo esempio proprio contro il Milan, Totti in panchina per novanta minuti,« perché io quando faccio le scelte al primo posto metto la Roma». Lo ha ribadito prima di andarsi a godere qualche giorno di vacanza:«Non mi nascondo, possiamo lottare per lo scudetto. Se avremo lumiltà necessaria, potremo fare grandissime cose». La parola chiave è umiltà, se ci sarà Claudio Ranieri è pronto a unaltra rincorsa da applausi a scena aperta. Con la speranza, ovviamente, che lesito sia diverso da quella del passato campionato.
GIOCATORI - Forse non sarà saggio, ma anche tra i giocatori non cè nessun pudore o timore nel pronunciare la parola scudetto. In questa stagione, è stato sempre così, sin dal ritiro precampionato a Riscone di Brunico. Cè la consapevolezza di avere diritto a essere ambiziosi, la rosa è più ricca di quella di un anno fa, le esperienze passate potrebbero rivelarsi utilissime nella seconda parte di questa stagione. Quello che sembra crederci di più è Marco Borriello:« Io non mi sono mai nascosto, ho sempre detto che questa Roma può lottare per il titolo, il nostro obiettivo non può che essere quello di arrivare in una delle prime due posizioni». Lottimismo dellex milanista, sotto sotto, è quello di gran parte della squadra. Cè la convinzione di poter vivere un 2011 alla grande. Una convinzione che parte dalla famiglia Sensi, passa per la dirigenza, arriva fino allinterno dello spogliatoio. Per ora la Roma si godrà un Natale alla grande, poi toccherà a loro, ai protagonisti in campo, dimostrare che la convinzione può tramutarsi in realtà.




