Ranieri: "L’Italia fa il tifo per noi"

17/12/2010 alle 20:42.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Ormai Ranieri non svela le sue mosse neanche ai giocatori. Fino a poche ore dalla partita la formazione è top secret. Ognu­no avanti per la sua strada, con l’unico obiet­tivo di fare il bene della Roma. Tutti sullo stesso piano, così può capitare che Totti sta­sera vada in panchina, visto che è in ballot­taggio con Adriano. Ma a San Siro può pren­dere un’altra piega il campionato della Ro­ma: «Sarà una bella partita, loro sono cam­biati dopo la cura Allegri, verticalizzano e pressano. Sono primi con merito. Il tecnico è stato bravo, ha costruito un Milan diverso da quello al quale eravamo abituati. So che l’Ita­lia intera tiferà per noi e noi ci proveremo».

Il pericolo è Ibrahimovic, Ranieri ha dato indicazioni precise alla sua difesa: «Per Ibra ci vorrebbe un gabbio­ne... Ma a parte lui, il Milan ha un sistema di gioco molto bello, giocano aperti con Ro­binho e Ibra larghi e con l’in­serimento di Boateng ed altri, dovremo stare molto attenti».

La Roma chiuderà un 2010 che l’ha vista protagonista: «Se abbiamo fatto più punti di tutti significa che abbiamo la­vorato bene. Quest’anno vole­vamo fare di più e non siamo contenti le aspettative erano diverse. Ma non molliamo. Non è l’ultimo tre­no, ma una gara importante. Se siamo a die­ci punti dal Milan è giusto così, ognuno ha quello che si merita, finora non siamo riusci­ti a ripetere il campionato dello scorso anno, dobbiamo fare il mea culpa e lavorare di più».

FORFAIT -Ha cercato di recuperare Vucinic e smentisce esclusioni polemiche o casi che agitano lo spogliatoio:«Vucinic sta meglio, ha cercato in tutte le maniere di esserci, ma l’adduttore non gli permette di muoversi. Non è un caso Vucinic e non è un caso Pizarro. Il Pek può giocare davanti alla difesa o da tre­quartista non intermedio, perchè quando l’ho messo lì non è andato bene, non è nel suodna. Ho chiesto a lui se fosse scontento, mi ha risposto di no, che è tutto a posto. Anzi, mi ha chiesto di farlo rientrare gradatamente per­chè non è ancora al cento per cento».

Qualche giocatore scontento sarà ceduto a gennaio:«Qualcuno deve andare a giocare, ne abbiamo parlato con i dirigenti».

Ranieri pensa all’utilizzo di Adriano. Come a Verona, il terreno sarà molto pesante:«Lo stato del campo è una delle componenti che l’allenatore deve prendere in considerazio­ne. Ho parlato con Adriano, mi ha detto che si sente molto bene, ha fatto una buona ora contro il Chievo, poi ha avuto l’influenza, ora è guarito, devo decidere».

Il Milan da gennaio aggiungerà Cassano al suo attacco:«Il Milan è già una grande squa­dra e con Cassano avrà un pezzo in più».

GIOCA DONI -Tra i tanti miste­ri che avvolgono la formazio­ne, Ranieri ufficializza solo la scelta del :«Gioca Doni, Julio Sergio viene in panchina. Doni ha dato tan­tissimo in questi anni, ha con­tribuito a portare questa squadra ai primi posti. Per sei mesi si è sacrificato giocando con un problema al ginocchio. Ha avuto bisogno di tempo per rientrare, ho molta fidu­cia in lui, ma in questo perio­do Julio Sergio ha giocato be­ne. Per le gerarchie vedremo, non chiudo le porte a nessuno».Come si è sbilanciato con Doni non lo fa per :«Del vi ho detto, per il capitano vedremo. Di sicuro giocheremo con il 4-4-2 in linea o col rombo. Va in campo chi vedo più motiva­to,gli alti e bassi solo colpa nostra».

Ranieri sente che questa squadra potrebbe e dovrebbe dare di più:«La qualità del gioco del gioco non è così scadente, è logico che quando si cambia un sistema ci siano difficol­tà. Dopo le critiche abbiamo cercato di adot­tare un sistema di gioco diverso, non si può cambiare dall’oggi al domani. ha sem­pre fatto il centravanti di manovra, prima si inseriva Perrotta, ora c’è Borriello. Menez a volte va meglio sulla fascia destra, cerco di farlo rendere al massimo».