Prima Behrami, poi sfoltimento della rosa

18/12/2010 alle 23:52.

CORSPORT (P. TORRI) - L’input è stato forte e chiaro: vendere, anzi meglio dire cedere gioca­tori per ridimensionare un monte ingag­gi che, escludendo proprietà e dirigenti, dice circa 83 milioni lordi, premi esclu­si. Sarà questo il filo conduttore del mer­cato di gennaio della Roma, anche per­ché è l’unico modo per, poi, provare a completare la rosa a disposizione di Claudio Ranieri.



STRATEGIA - Ora la situazione si ripropor­rà, ci sarà bisogno di trovare un accordo con il club inglese che vorrebbe cederlo in cambio di quattro milioni (la richiesta è sui cinque), ma la fumata bianca po­trebbe trovarsi anche con la formula del prestito con un diritto di riscatto obbli­gatorio a fine stagione. In cambio la Ro­ma potrebbe dare in prestito un paio di giocatori, da scegliersi tra Rosi, Okaka (peraltro a un passo dal Bari dove lo vuo­le a tutti i costi Ventura) e, forse, Doni.



MECCANISMI - 
Ma torniamo all’input iniziale. Lo ha dato Banca Unicredit, ve­ra proprietaria della Ro­ma, all’attuale dirigenza- reggenza, ol­tretutto su precisa richiesta di un grup­po d’oltreoceano che sta vagliando con scrupolosa attenzione ladue diligenceper capire bene, nel caso, a cosa an­drebbe incontro. C’è un fattore, per esempio, che fin qui, anche un po’ mi­steriosamente, non è mai stato preso se­riamentein considerazione. Cioè il fair­play finanziario che entrerà in vigore nel 2013 con tutte le regole già fissate, regole che non consentono sgarri. Bene, anzi male, nonostante quello che si po­trebbe pensare, magari ripensando al mottogestione virtuosa,che per anni è stato sbandierato come un astuto antici­po del nuovo corso voluto da Michel Platini, la situazione della Roma non è delle migliori. Perché, per esempio, in tre anni non si potrà supe­rare un passivo di circa 45 milioni ( la società giallo­rossa, toccando ferro, se quest’anno non dovesse qualificarsi per la prossi­ma , rischia un passivo di circa 40 milioni. E perché, pure, le nuove regole prevedono che il monte ingaggi non debba superare il settanta per cento dei ricavi (oggi come oggi quello romanista, compreso tutto, è superiore all’ottanta).



TAGLI - 
Dunque, ecco il perché dell’input.C’è da limare, il più possibile, il monte ingaggi. Sono diversi i giocatori che pos­sono fare al caso: Julio Baptista, Cicin­ho, Doni, Antunes, Loria, sono i nomi più gettonati in questo senso. Ma non è neppure da escludere che possa rien­trarci pure il nome di Adriano, nono­stante le recenti dichiarazioni della dot­toressa Sensi e dello stesso giocatore a riguardo. Peraltro nell’in­put arrivato, il nome di Adriano c’è. E nell’input c’è pure il semaforo verde per regalareil cartellino agli interessati perché la cosa fondamentale è ridi­mensionare il monte in­gaggi di oggi e pure di do­mani. Per Julio Baptista c’è un’ipotesi Malaga, per Doni c’è la stessa ma è più possibile che ci sia una pista inglese anche se il ora non ha intenzione di partire, per Cicinho bi­sogna sperare in un amatore, per Antu­nes e Loria c’è la convinzione che qual­cosaverrà fuori.