Palkin: "La Roma? Bene, possiamo batterla"

18/12/2010 alle 10:44.

CORSPORT (A. MAGLIE) - Il presidente mi ha detto: andiamo ai quarti». Sergiy Palkin è l’amministratore dele­gato dello Shakhtar Donetsk. Ha seguito il sorteggio e i suoi commenti sottolineano il clima di grande entusiasmo e ottimi­smo che circonda la squadra al­lenata da Mircea Lucesu. E’ un momento felice, per lo Scha­khtar: lanciatissimo in campio­nato dove è capolista, per la prima volta agli Ottavi di Champions, un obiettivo che al proprietario del club, Rinat Akhmetov, non basta.

 

CORSI E RICORSI -Non è la prima volta che gli ucraini incrociano la Roma. E a Palkin la cosa non dispiace. Il movito è molto sem­plice:« Temevamo di trovare Inter, Milan o Valencia, sarebbe stata più dura. La Roma, inve­ce, è un avversario che possia­mo battere » .Quattro anni fa, una sorta di prova generale. Ma in quel caso non fu una sfida aeliminazione diretta. Si ritrova­rono nel girone e le cose anda­rono non benissimo ma nem­meno malissimo. Ricorda Pal­kin:« Ci siamo già affrontati, perdemmo all’Olimpico e riu­scimmo a vincere in casa».Ma la sconfitta all’Olimpico fu estremamente larga (0-4):«Al­lora non avevamo l’esperienza cheabbiamoora».

PREVISIONI -In realtà, la Roma non è giunta totalmente inatte­sa. Svela Palkin:«Lucescu me l’aveva detto: pescheremo un’italiana».Una previsione o un auspicio? Una cosa è certa: il tecnico conosce bene il calcio italiano e questa conoscenza potrà tornargli utile nella dop­pia sfida. L’ottimismo regna so­vrano. Afferma Palkin:«In que­sti anni a livello internazionale abbiamo accumulato esperien­za e questo dovrebbe garantir­ci una maggiore continuità di rendimento e di risultati. D’al­trocanto, puoi avere grandi giocatori, estremamente costo­si ma la mancanza di esperien­za ti può impedire di andare avanti in Europa».Gli ucraini garantiscono che la rivalità con la squadra italiana è « sana » , non contiene aspetti particolar­mente velenosi:«Abbiamo otti­mi rapporti e credo che anche loro siano contenti per questo sorteggio visto che temevano il Real Madrid o una inglese».