IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Due giorni importantissimi per il futuro della Roma. Oggi, i sorteggi di Champions. Domani, la supersfida di San Siro. Due dei tre direttori giallorossi sanno dellimportanza della partita di San Siro «spartiacque della stagione, speriamo di fare un bel regalo ai tifosi», ma si dividono sulla squadra da pescare a mezzogiorno per gli ottavi di Coppa dei Campioni.
Ma per ora meglio non pensarci. Cè la sfida di San Siro a cui dedicarsi. Montali, lasciandosi andare come mai nessuno a Trigoria, dice: «È lo spartiacque della stagione. Perché? Semplice: se vinciamo andiamo a meno sette, se perdiamo a meno tredici. Cè una bella differenza». La Roma, in questo momento, deve pensare solo al campo. La questione societaria, che nel 2011 subirà una svolta, deve essere lasciata fuori Trigoria: «Stiamo lavorando come sempre. Ciò che succede allesterno non ci deve toccare. Noi saremo giudicati per come siamo capaci di gestire la societa. Non abbiamo altri pensieri che fare il nostro lavoro quotidiano e non mi preoccupo di queste cose. Posso assicurarvi che siamo presenti». Sta per iniziare il 2011 e il pensiero di Montali è rivolto ai tifosi: «Speriamo che siano dodici mesi importanti e pieni di gioie, perché facciamo questo lavoro per le soddisfazioni personali ma anche per soddisfare il nostro pubblico, che è unico e che si merita il meglio possibile». È a Roma «da un anno e poco più di un mese» ma ha già nel cuore Roma e la sua gente. Così come Daniele Pradé, che pure è qui da tanti anni. Anche lui, prima di andare alla cena di squadra, sorride e dice: «Cosa mi auguro per lanno nuovo? Tante soddisfazioni. Milano è un crocevia importante». E non cè bisogno di aggiungere altro.




