
CORSPORT (P. TORRI) - «Giocheremo per la gloria». Roba che, detta così, potrebbe pure un po turbare le ambizioni della Roma, sbarcata nella terra di Dracula con la convinzione che stasera sarà sufficiente timbrare il cartellino per brindare al quarto ottavo di finale di Champions conquistato nelle ultime cinque stagioni. Del resto il tecnico locale, Alin Minteuan, non può che aggrapparsi alletica per provare a dare ai suoi un senso a una partita
TERZO ALLENATORE - Per la gloria, dunque, ma anche per soldi e ripartire. I soldi sono quelli dei quattrocentomila euro garantiti dallUefa in caso di pareggio, il doppio per una vittoria. Ripartire, invece, vuole dire convincere il nuovo allenatore, Alin Minteuan, terzo della stagione, il nostro Mandorlini mandato via dopo poche partite, poi cacciato pure Cartu per i risultati negativi e perché aveva il vizio di prendere a capocciate le panchine. Ora tocca allallenatore di casa, prima esperienza in panchina, una via italiana meno convinta del passato, pare che si annuncino tempi magri per i nostri De Zerbi, Sforzini e Piccolo (stasera squalificato) che sono venuti qui a Cluj, terza città romena, quasi quattrocentomila abitanti, unatmosfera natalizia già avanzata, a racimolare uno stipendio e, appunto, sogni di gloria. Come ha ribadito a più riprese il nuovo allenatore: «Vogliamo provare a regalarci una notte importante, cercando di battere una grande squadra come la Roma. E una partita in cui prima di tutto vogliamo fare bella figura. Sappiamo che non sarà facile perché la Roma è uno squadrone, con tanti giocatori in grado di fare la differenza, a cominciare da Totti. Ma le partite si vincono da squadra e noi lo saremo ». In bocca a Dracula.