Mezz’ora a Trigoria per dirsi tutto

01/12/2010 alle 09:52.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - La prestazione di Palermo non è piaciuta a nessuno, da Ranieri ai giocatori passando per la dirigenza. Il presidente già a caldo, subito dopo il fischio finale di Brighi, aveva chiamato al telefono i dirigenti giallorossi per manifestare tutta la delusione e il suo malumore. Ieri la Sensi era a Trigoria. Ufficialmente la presenza al Bernardini non aveva nulla a che vedere con il confronto tra Ranieri e la squadra,

Nessun incontro con la squadra dunque. C’è stato invece un colloquio con i dirigenti giallorossi presenti a Trigoria: assente Bruno Conti, a per questioni riguardanti il settore giovanile (visionava alcuni giocatori in uno stage organizzato con alcune società affiliate). Il presidente Sensi non ha voluto commentare ufficialmente le notizie provenienti dall’Inghilterra di un presunto contatto - a dire dell’Indipendent - già avvenuto, tra la dirigenza giallorossa e Carlo per la prossima stagione. Nessuna risposta perché non è nello stile della società commentare voci o indiscrezioni. Ma indubbiamente la Sensi non ha nascosto il senso d’irritazione per crescente per ipotesi che tendono a destabilizzare l’ambiente in un momento difficile per la squadra e per la società. Il rapporto con Ranieri è tale che, probabilmente, se dipendesse sotanto da lei, si parlerebbe solo di rinnovo.

Con la squadra ha parlato Ranieri, ma senza fare drammi. Il "solito" confronto che c’è ad ogni ripresa degli allenamenti dopo una partita. «Come ne facciamo tanti, perché io con i giocatori ho un rapporto quotidiano», ripete spesso Claudio Ranieri. Solo che stavolta il tecnico giallorosso ha richiamato all’ordine la squadra,

perché alcuni cali di concentrazione contro il Palermo domenica sera (ma anche martedì sera contro il Bayern) non gli sono proprio piaciuti. Perché ci sta perdere contro una bella squadra come quella rosanero, ma regalare tre gol per errori di leggerezza proprio non va bene. Per questo il tecnico giallorosso ha invitato la squadra ad una concentrazione maggiore, nella mezz’ora circa di confronto con la squadra. «Abbiamo visto i filmati e abbiamo parlato come sempre della gara che abbiamo appena affrontato» ha detto ieri il tecnico, che ha anche spronato la squadra a non mollare nemmeno un centimetro.

L’obiettivo di tutti dentro Trigoria, e lo dimostrano le interviste rilasciate dai calciatori della Roma anche dopo la sconfitta di Palermo, è uno solo: vincere. E per provare a farlo bisogna cercare di riproporre lo spirito dello scorso anno, quello che ha portato la squadra a giocarsi fino all’ultima giornata lo scudetto. Perché la distanza dalla vetta è molta, ma non è incolmabile e la formazione giallorossa non può permettersi passi falsi come

quelli di domenica sera. Bisogna, in sostanza, remare tutti dalla stessa parte. Non è stato solo Ranieri, però, a parlare, perché anche tra i calciatori c’è stato un confronto serrato. A Palermo, infatti, in mezzo al campo ci sono stati alcune incomprensioni tra Marco Borriello e alcuni senatori dello spogliatoio: anche a chiarire questi malintesi è servita la "chiacchierata" di ieri, che ha visto l’ex attaccante del Milan tra i protagonisti. Una

cosa normale, soprattutto in uno spogliatoio dove ci sono tanti campioni con una personalità molto spiccata: quello della Roma, lo ha sempre detto Claudio Ranieri dal primo giorno in cui ha messo piede nella capitale, è un gruppo compatto ma anche nelle migliori famiglie capita di doversi chiarire. E questo hanno fatto

ieri i calciatori giallorossi, dopo la brutta figura di domenica sera.