IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Solo sette punti di distacco dalla capolista, la strada maestra ritrovata e un campionato a cui guardare con grande ottimismo. E così che la Roma si mette alle spalle il 2010 e si getta nel 2011.
IL ROMANISTA (D. GIANNINI) -
Solo sette punti di distacco dalla capolista, la strada maestra ritrovata e un campionato a cui guardare con grande ottimismo. E così che la Roma si mette alle spalle il 2010 e si getta nel 2011.
UNIONE DEL GRUPPO I motivi per pensare in grande sono molti, a cominciare da un gruppo che è rimasto unito nonostante le mille voci che sono girate attorno a eventuali, possibili attriti tra i giocatori. E invece si va avanti tutti nella stessa direzione. Anche nei ruoli dove ci sono dei dualismi veri o presunti. Come in attacco, dove Totti e Borriello magari giocheranno poco insieme, ma vanno comunque molto daccordo. Stesso discorso con Adriano che, pur avendo visto il campo molto poco, è amatissimo da tutti e gli abbracci a lui dopo la vittoria nel derby sono lì a dimostrarlo. Abbracci, come quello tra De Rossi e Pizarro dopo la rete del momentaneo 2-2 di Danielino contro il Bayern. Qualcuno, non si sa bene chi, dice che non possono giocare insieme (come se non lo avessero fatto per anni). Loro, in attesa di dimostrare il contrario in campo, non perdono occasione per manifestare reciproca stima.
CERTEZZA JEREMY Quella stima che ormai tutti hanno per Jeremy Menez, la stella che finalmente brilla come dovrebbe. Strano pensare come proprio un anno fa il francesino avesse toccato il punto forse più basso della sua esperienza romana. Era il 6 gennaio e a Cagliari Ranieri lo fece entrare, ma lui combinò solo disastri. Molti si erano rassegnati a vederlo partire. E invece, da quel punto, Jerry è ripartito diventando oggi un giocatore da fantascienza e, ovviamente, un punto fermo della Roma.
GLI ESTERNI In una squadra che sta cambiando modo di giocare, gli esterni diventano sempre più importanti. Soprattutto quelli alti, sui quali Ranieri finora non ha potuto contare più di tanto. Intanto, perché di ruolo di fatto ne aveva a disposizione uno solo, Rodrigo Taddei, e il brasiliano è stato quasi sempre out per infortunio. Ma ora dovrebbe tornare a dare il suo contributo, e non dovrebbe essere da solo, perché dal mercato di gennaio almeno un rinforzo dovrebbe arrivare. Forse Sculli, più probabilmente Behrami. Per aprire il gioco, per avere unarma in più.
VUCINIC AL TOP Non è una scienza esatta, ma quasi. Perché negli anni passati è sempre stato così. Da gennaio in poi, la Roma ha avuto in attacco una freccia, un jolly da giocare in tutte le partite: un certo Mirko Vucinic. Che, ormai è inutile chiedersi perché, parte sempre molto male (anche se questanno ha già segnato alla Lazio e allInter), per poi esplodere nel girone di ritorno. Basta vedere cosa è successo nello scorso campionato. Quando è stato fischiato fino alla partita col Bologna. Stavolta, per vari motivi, il periodo così e così si è prolungato. Magari però, quando si sbloccherà, lesplosione sarà ancora più deflagrante.
IL BOMBER Ha salutato il 2010 con il gol dellex, Marco Borriello. Non bella ma importantissima la sua rete a San Siro. Lultima (per ora) della serie. E arrivato nella Capitale e ha cominciato a segnare a raffica. Senza fermarsi più: 11 gol tra campionato e Coppe. Una media straordinaria, che se fosse mantenuta permetterebbe davvero di sognare.
I MOSCHETTIERI E quella rete è stata decisiva per riaprire il campionato anche perché, dietro, la Roma non ha preso gol per la seconda partita consecutiva (dopo quella col Bari). Segno che la difesa cè e ora può contare pure sul ritorno ad alti livelli di John Arne Riise. Lui più Juan, Burdisso e Mexes. E anche nella malaugurata ipotesi in cui Phil non dovesse restare (tutti si augurano che non succeda) i moschettieri della difesa passerebbero da 4 a 3, ma sempre moschettieri sono.
I TIFOSI Prima vittoria in trasferta in campionato (a Milano) nella prima partita senza limitazioni per la tessera del tifoso. Una concidenza. Probabilmente no. Piuttosto il segno che questa squadra col sostegno dei propri tifosi è ancora più forte. Un sostegno che non è mai mancato e che (Casms permettendo) non mancherà in futuro. Per sostenere la Roma, per farle recuperare sette punti al Milan. Sette, come i motivi per crederci. E magari non è un caso...




