IL GIORNALE (M. DI DIO) - È BrasilRoma per un tempo, grazie ai gol di Simplicio e agli assist del redivivo Adriano (i due sono compagni di stanza in ritiro), poi si rivedono i vecchi difetti della squadra giallorossa, che ha buonaqualità, gioca unbel calcio machebutta via punti inconcepibili per chi punta in alto.
Se è vero che era quasi impossibile giocare nella fanghiglia del Bentegodi, è altrettanto vero che la squadra di Ranieri non ha saputo gestire il doppio vantaggio. Prima la papera di Julio Sergio sul tiro del romano e romanista Moscardelli (un passato negli esordienti giallorossi e di raccattapalle allOlimpico), poi la rete di Granoche subita in contropiede mentre la squadra protestava su un fallo laterale giustamente, ma tardivamente - decisivo lintervento del quarto uomo Tommasi - invertito. «Cera la linea del rugby (rimasta dal match degli azzurri di Mallett di novembre, ndr.) mail guardalineenonsenera accorto. Urlavo a Taddei di arretrare di qualche passo, sono cose che non dovrebbero succedere», così Ranieri ha raccontato lepisodio incriminato. Che fa saltare i nervi a capitan De Rossi: fallaccio su Moscardelli e rosso diretto che potrebbe costargli due turni di stop, quindi il Milan.
Il tabù trasferta della Roma resta tale, nonostante la terza doppietta in A di Fabio Simplicio. Turnover di Ranieri, più per il terreno mal ridotto (sul quale prima della partita viene sparsa sabbia) che per limminente sfida di Champions a Cluj. Menez, Totti, Borriello e Pizarro si accomodano in panchina, mentre la dirigenza romanista cerca di convincere larbitro che non ci sono le condizioni per giocare. «Sembrava una partita di beach soccer, per fortuna nessuno si è fatto male...», dirà il tecnico giallorosso alla fine. Che alla vigilia aveva praticamente dato il benservito ad Adriano («A Roma non sta bene? Può andare via»), poi schierato a sorpresa titolare a Verona. LImperatore ricambia la fiducia con una partita di grande impegno, ma non basterà nemmeno questo per evitare la beffa.




