
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Non è la prima volta che Mirko Vucinic dice stop nellimmediata vigilia di una partita. Senza andare troppo in là con la memoria, basta tornare indietro di un paio di settimane quando, poche ore prima della partenza per Palermo, il montenegrino fu costretto a rinunciare a causa di un piccolo problema alla caviglia. Salvo poi essere immediatamente disponibile sei giorni dopo per Chievo- Roma
Questanno, per tutta una serie di motivi, non è ancora così. Mirko, tra problemi fisici - accusati anche con la sua Nazionale - e scelte tecniche, si è visto in campo ben poche volte. Nelle 22 gare giocate fino a oggi
dalla Roma, Vucinic si è visto soltanto in 13 occasioni, per un totale di 880 minuti. Pochi, soprattutto se paragonati, ad esempio, ai 1470 di Borriello. Proprio larrivo dellex bomber del Milan ha influito su quella che finora è stata la stagione di Vucinic. Quando Marco arrivò a Roma, in molti si preoccuparono delle ripercussioni su Adriano, ma si sottovalutarono quelle su Vucinic che, la scorsa stagione, complici le molte assenze di Totti e le difficoltà di Toni e Menez era stato il perno dellattacco giallorosso. Mirko, che dentro Trigoria ha un ottimo rapporto con Totti e non ha mai fatto problemi di nessun tipo allallenatore, non ha però percepito intorno a sé la stessa fiducia e i numeri non gli stanno dando torto.
Le cose però possono cambiare da un momento allaltro: non appena Vucinic tornerà ad essere quellattaccante decisivo che è stato fino al 16 maggio, Ranieri riprenderà a puntare si di lui. E la Roma tornerà ad avere a disposizione un talento come ce ne sono pochi in Europa.