Il divieto per Verona finisce al Tar

01/12/2010 alle 10:56.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - C’è chi dice no. Anzi, c’è chi dice basta. Il segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, ricorrerà al Tar del Lazio contro l’ordinanza del prefetto di Verona, Perla Stancari, che impedisce l’acquisto dei biglietti di Chievo- Roma a chi risiede nel Lazio. Staderini eserciterà quella che, tecnicamente, è un’azione popolare. In pratica, il segretario agirà nell’interesse della collettività. E dunque dei tifosi della Roma. Il segretario si aspetta, però, che il provvedimento venga condiviso dal Sindaco

dei cittadini, difendendo la libertà individuale e i principi della Costituzione». In fondo, era stato lo stesso Alemanno a polemizzare il giorno prima con il Ministro (nonché collega di coalizione) Maroni: «Dire di no ai tifosi e basta - aveva avvisato al "Romanista" - non va bene. Si perde sempre». Alemanno, addirittura, aveva anche ribadito «di essere pronto a parlare con Maroni» sulla tessera del tifoso. «Sto aspettando - aveva dichiarato il Sindaco - che i tifosi mi facciano delle proposte. Se dovessero esserci, sono disponibile a portarle al Ministro perché ci sia una revisione».

 

Per quanto importante sia il dibattito sulla tessera del tifoso, quello sulla prevendita di Chievo-Roma è però sicuramente più urgente. Va affrontato con tempestività: si gioca sabato, non tra un mese. «Sto verificando - continua Staderini - se si fa in tempo ad avere un provvedimento prima della partita. Oppure lo faremo comunque per il futuro, perché è importante per tutti quanti». La disposizione del Prefetto di Verona, disposizione peraltro suggerita dal Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, il Casms, esenta dal divieto di acquisto dei tagliandi del Bentegodi solo i possessori dell’As Roma Club Privilege. Questa è una grossa differenza rispetto a Palermo-Roma. Per il Barbera, chi non era titolare della tessera del tifoso della Roma poteva comprare comunque i tagliandi di qualunque settore, tranne quelli del settore ospiti. Stavolta, non viene data alcuna possibilità di scelta. Chi ha la tessera, può andare a Verona. Chi non ce l’ha, e abita nel Lazio, resta a casa. È la giustificazione data dal Viminale che stride: la partita Chievo-Roma è «a rischio». Come è possibile definirla adesso «a rischio», se sei mesi fa non lo era? La motivazione fa infuriare Staderini, che nel corso del suo intervento a "Te la do io Tokyo" accusa: «La scorsa stagione i tifosi della Roma, ben 20mila persone sono andate a vedere la partita senza problemi. Oggi è stata vietata la trasferta ai residenti del Lazio. Come l’episodio dell’ultimo derby, in cui la tribuna Tevere aveva delle restrizioni particolari sulla vendita dei biglietti, è evidente come questi provvedimenti fatti dal Prefetto con un’ordinanza violino dei diritti costituzionali».

 

Il segretario dei Radicali non vuole limitarsi a una semplice invettiva: «Ho portato tutto al Tar, chiedendo

una sospensione del provvedimento. Si può aderire all’iniziativa mandandomi una mail a: staderini@radicali.

it.
È un’azione popolare che consente al cittadino che non viene tutelato dal Comune di prendere provvedimenti»
. L’augurio di Staderini è che in questo caso il Campidoglio non lasci soli i tifosi della Roma. Quelli che hanno deciso di non essere privilegiati.