«Hanno voluto che restassi»

23/12/2010 alle 08:57.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Fine della telenovela: Adriano resta alla Roma. Se convinto dalla società o per volontà propria, il dubbio rimane. E’ stato proprio il brasiliano in una conferenza stampa organizzata ieri a Vila Cruzeiro - in occasione dell’inaugurazione di un nuovo progetto di assistenza sociale nella favela di Rio de Janeiro - ad alimentare l’incertezza: «Rimango alla Roma – ha spiegato – adesso non c’è la possibilità di liberarmi. Lo ammetto, fino a qualche tempo fa ero triste perché non giocavo mai. Poi, nell’ultima gara di campionato, l’allenatore mi ha fatto scendere

Le domande dei cronisti brasiliani si susseguono. Prima gli chiedono del suo progetto sociale - «Poter aiutare i bambini della mia comunità è importante e gratificante allo stesso tempo. Questo tipo operazione era un mio sogno da tempo e finalmente ci sono riuscito. L’obiettivo è di fare dei ragazzi delle favelas dei cittadini: chissà che da qui non possa venir fuori un nuovo Imperatore» - per poi concentrarsi sul suo futuro calcistico. Sollecitato, il centravanti rivela un retroscena: «Una settimana fa ho avuto un colloquio privato con la dottoressa Sensi che mi ha detto chiaramente che non mi avrebbe liberato perché crede ancora nelle mie qualità. Poi ho parlato anche con Ranieri che mi fatto capire più o meno la stessa cosa. Per questo motivo torno in Italia il giorno 29 e giocherò nella Roma. La presidentessa mi aveva garantito che la mia opportunità sarebbe arrivata e così è stato con il Milan. Saperla dalla mia parte mi rende più tranquillo».

Ascoltandolo parlare, quella di rimanere nella capitale, più che una scelta personale sembra in realtà una presa di posizione forte da parte della società giallorossa. Sensazione avvalorata dalle parole del calciatore: «Quello a rimanerci peggio del mio mancato ritorno nel Brasileirao è stato Ronaldo. Ci siamo sentiti spesso e un giorno mi ha detto: “Adri, è l’ultimo anno che gioco al calcio e con te non ho mai fatto coppia se non qualche volta nella Seleçao. Non mi va di chiudere la carriera senza aver giocato insieme. Che fai, vieni al Corinthians?”. Gli ho dovuto dire di no e gli ho spiegato i motivi. Se lui non si ritirerà, fra un paio di anni questa opportunità potrebbe finalmente arrivare. Altrimenti tornerò al Flamengo. Di una cosa comunque potete essere sicuri: in futuro tornerò a vestire la maglia rubronegra. La Seleçao? Sarebbe un sogno. Ci penso sempre. Ma per esser nuovamente convocato devo giocare e fino ad ora ci sono riuscito ben poco».

Più parla e più si ha la sensazione che la scelta di rimanere a Roma sia stata in realtà una decisione della Sensi. Ulteriore conferma si ha dalle dichiarazioni del suo agente Rinaldi, intervenuto lunedì notte al canale televisivo Bandsport: «Adriano ha parlato la scorsa settimana con la presidente del club italiano e lei gli ha detto che non lo avrebbe liberato nemmeno se fosse stato il calciatore in persona a chiederglielo. Il ragazzo non ha potuto che prenderne atto. Ma se lui comunque mi chiedesse di voler andar via, cercherei di fare qualcosa. Quindi state certi che non uscirà dalla porta di servizio».

Non lo farà nemmeno Doni. Il rompe gli indugi, rifiuta la proposta del Malaga e anche lui dal Brasile, da Riberao Preto nello stato di San paolo, fa sapere: «In questi giorni ho parlato molto con la mia famiglia e abbiamo pensato a cosa fare nel prossimo futuro. Ho avuto delle offerte da qualche club spagnolo e inglese ma alla fine ho preso una decisione: rimarrò a Roma».