IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Non molla di un centimetro. Anzi. Claudio Ranieri, dopo la sconfitta di Palermo, guarda avanti nellunico modo che conosce: col lavoro. In seguito al confronto con i giocatori di martedì, ieri lallenatore giallorosso si è dedicato al campo.
Ranieri, in particolare, ha insistito sullatteggiamento
mentale della squadra «vi voglio concentrati » e ha anche dato parecchie disposizioni tecnico-tattiche. Lallenatore infatti vuole una squadra veloce, rapida, che verticalizzi il gioco e che colga di sorpresa, quanto più possibile, gli avversari. Il tutto senza lasciare scoperti difesa e centrocampo, come successo domenica al Barbera (e
questo è stato argomento durante la riunione video
di martedì). Ranieri e il suo staff ieri si sono dedicati
anche agli schemi che prevedevano cross al centro e conclusioni degli attaccanti, quello di cui si lamentava Borriello nellultima partita. Lallenamento, durato quasi due ore, è servito a Ranieri per osservare da vicino latteggiamento della squadra. Le risposte sono state positive: al mister è piaciutà lintensità con cui i giocatori hanno affrontato la seduta, anche se poi i conti veri verranno fatti sabato pomeriggio al Bentegodi. Dove la
Roma, una volta per tutte, dovrà dimostrare di poter
lottare per lo scudetto. Un titolo che, se venisse conquistato, lo metterebbe
alla pari con Schaffer, Liedholm e Capello. Gli ultimi due sono stati oggetto, insieme allo stesso Ranieri, di una statistica da parte del sito Laroma24. it i cui risultati non possono che rendere orgoglioso lallenatore di Testaccio: Claudio Ranieri è lallenatore che nelle sue prime 50 panchine in giallorosso ha vinto e ottenuto più punti dei suoi predecessori. Con un totale di 30 vittorie, 12 pareggi e solo 8 sconfitte, si è conquistato il gradino più alto del podio. Negli ultimi 30 anni della storia romanista, quelli dove si è vinto la maggior parte dei trofei, figure come Fabio Capello e Nils Liedholm non erano riuscite neanche ad avvicinarsi ai punti ottenuti e alle vittorie conquistate da Ranieri, che ha superato perfino i 100 punti per lesattezza 102 con una media da vertice con più di 2 a partita (2,04), cosa che neanche Spalletti, secondo in questa graduatoria con una media di 1.9, era riuscito a raggiungere. «A rigor di cronaca - si legge sul sito - ed andando dettagliatamente ad osservare le rose gestite dagli allenatori di questa speciale graduatoria, va detto che nei loro primissimi
anni sulla panchina giallorossa mister del calibro di Spalletti, Liedholm e Capello hanno avuto a disposizione un gruppo di giocatori che a buon diritto può ritenersi inferiore a quello che Ranieri ha avuto ed ha la fortuna di allenare in questa e nella scorsa scorsa stagione».
Una squadra di primissimo livello che lallenatore giallorosso vuole a tutti i costi portare a vincere «quel maledetto scudetto» (per dirla alla Pizarro) sfuggito troppe volte negli ultimi anni.