IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Da terzo portiere a titolare. Sarebbe una bella storia da raccontare, se non fosse che nella Roma un percorso del genere è stato già fatto dal suo collega Julio Sergio, che da miglior terzo portiere del mondo è diventato primo.
portiere del mondo è diventato primo. La storia di Alexander Marangon, detto Doni, va raccontata lo stesso perché lui, quel tragitto, lo ha fatto più di una volta: andata-ritorno e ora nuova andata. Domenica pomeriggio allOlimpico è tornato in campo in una partita ufficiale dopo circa dieci mesi: lultima volta, nello scorso
campionato, aveva giocato a Napoli il 28 febbraio.
Poi era finito nel dimenticatoio, relegato a terzo portiere alle spalle anche del romeno Lobont. Che infatti in questa stagione ha giocato titolare ogni volta che Julio Sergio è rimasto fuori. Così è stato anche domenica, con il numero 27 fuori per un problema muscolare che probabilmente lo costringerà a saltare la trasferta di Milan. Sul finale del primo tempo, però, Lobont si è fatto male dopo unuscita alta con i pugni e un contrasto con un giocatore del Bari. A quel punto per Doni si è riaperta la porta della Roma. «Per me è come linizio di una nuova carriera» ha commentato a fine partita aggiungendo che «mi sento titolare, sempre
rispettando le scelte del tecnico». Sabato sera a Milano dovrebbe tornare ad esserlo di nuovo, titolare. Gli esami a cui si è sottoposto ieri pomeriggio intorno alle 16 al Policlinico Gemelli Bogdan hanno evidenziato problema
traumatico muscolare al polpaccio.
La risonanza magnetica ha escluso lesioni meniscali e legamentose, ma sembra difficile che il romeno possa recuperare in tempo per la gara col Milan. Salvo recuperi in extremis, quindi, toccherà di nuovo a lui. Che ha esordito in serie A contro la Lazio, non proprio la più tranquilla delle partite, e che sa già che cosa si prova a giocare (e vincere) a San Siro. E che in estate è stato veramente ad un passo dallabbandonare la Roma. Il suo nome era tra quelli che avrebbero dovuto lasciare Trigoria ma poi, proprio lultimo giorno di mercato, ci fu un ripensamento da parte della società giallorossa che preferì ternerlo nella capitale. Il suo nome è sempre sulla bocca di tutti, però, e anche per gennaio soprattutto in Premier League.
Ieri il suoprocuratore Ovidio Colucci, contattato da forzaroma.info, ha fatto chiarezza sulla situazione di Alexander: «Non credo - le sue parole - che sussistano le condizioni per cui Doni possa partire a gennaio, anche perché il ragazzo è intenzionato a rimanere a Roma almeno fino a giugno. Alexander si sta allenando molto per cercare di mettere il più possibile in difficoltà l´allenatore, non ha mai fatto una polemica e ha pensato solo a lavorare. A Roma sta benissimo e non ha intenzione, almeno a gennaio, di andare via. Spostare un giocatore del livello di Doni nel mercato di gennaio è sempre un problema. Perché è difficile che le grandi squadre facciano tali investimenti e un trasferimento deve soddisfare sia la società che il giocatore.Doni aveva dato la sua disponibilità nello scorso mercato e avevamo anche trovato delle ottime soluzioni sia per noi che per la Roma, ma alla fine non se ne fece nulla. La cosa che gli preme di più ora è giocare il più possibile, da qui a fine stagione, e dare il suo apporto alla Roma».