Doni chiude la valigia «Non mi muovo più»

23/12/2010 alle 09:13.

GASPORT (M. CECCHINI) - Storie di voli, rivalità, querele e papponi. Storie che solo la Roma calcistica, a volte ostaggio di personaggi poco raccomandabili, riesce a raccontare. Non è un paradosso, perciò, che per parlare del derby brasiliano

Miracolo a Milano La vicenda è nota. Doni è stato il titolare incontrastato dell’era Spalletti: una rivelazione per tutta Europa. Julio Sergio in quel periodo, oltre a essere misconosciuto nei suoi (tantissimi) meriti, si dice a Trigoria che sia stato a volte un po’ vessato dal connazionale. Poi, complice un serio infortunio alla cartilagine del ginocchio patito da Doni, le parti si sono capovolte e ad essere sottovalutato a dispetto dei suoi meriti è stato l’ex titolare di un tempo. Fino all’inizio di questa stagione, quando Doni — rimasto invenduto a causa del suo alto ingaggio — ha dimostrato di aver risolto i suoi problemi tecnici (tuffo in basso a destra) e di aver ritrovato quella vena che hanno fatto sussurrare allo staff tecnico come, se stia bene, il migliore sia lui. Tornato in campo a Milano, le gerarchie paiono essersi di nuovo ribaltate, anche perché il sincero , pur elogiando Julio Sergio, ha ammesso che Doni era «il più forte» con cui abbia mai giocato dopo Buffon. Al netto dei chiarimenti (cortesi) chiesti dallo stesso Julio Sergio ai dirigenti, inutile dire che tiri aria di restaurazione. Anche perché — parlando della (strapaesana) campagna di delegittimazione mediatica patita da Doni — ha scoperchiato il pentolone dei «papponi che comandano a Trigoria» e delle «follie di Roma» passate attraverso radio tanto locali quanto volgari. «Follie», appunto, visto che alcuni «nemici» radiofonici di Doni sembrano vicini ai vertici del club, innescando così un cortocircuito che imbarazza (in privato) compagni e dirigenti e che il il 30 novembre ha risolto con una querela per diffamazione aggravata verso un paio di personaggi.

Julio e il Inutile dire che la società sarebbe ben contenta di non vedere esplodere casi nello spogliatoio ed è altrettanto ovvio che il primo che si vorrebbe vendere causa ingaggio (circa 2,5 milioni) è proprio Doni, ma dal Brasile il ieri fa sapere. «Ho ricevuto due offerte (Aston Villa e Malaga, ndr), ma ne ho parlato con la famiglia e abbiamo deciso di restare a Roma fino alla fine della stagione. D’altronde ho un contratto». E adesso? Tenuto conto che resterà ai box ancora un po’ e che la lotta per un posto da titolare è completamente aperta, non è escluso che possa essere Julio Sergio il sacrificato, visto che sembra non dispiaccia al . Impressioni? Restate sintonizzate. I colpi di scena potrebbero non mancare.