Coppia di fatto

15/12/2010 alle 10:13.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Davanti, solo lì, non c’è turn over. Anche a volerlo fare, non ci si riesce proprio, come racconta dopo ogni partita Ranieri, ormai scontentando pure chi gioca. A San Siro, sabato sera contro il Milan capolista, toccherà ancora a Borriello e Totti, titolari in tandem per la terza gara consecutiva, dopo quelle di Cluj, mercoledì sera in Romania, e con il Bari, domenica pomeriggio all’Olimpico. Coppia di fatto, mettiamola così. Perché di scelta tecnica non si può certo parlare, tant’è vero che l’ex centravanti rossonero si presenterà mascherato, per la gomitata di Rinaldi e la conseguente frattura alla mascella, e che il capitano ci sarà, quando non doveva esserci nemmeno nell’ultima di campionat



Verso il Milan, dunque, senza Vucinic e Adriano che, per motivi diversi, potrebbero non essere disponibili. Di sicuro in vetrina si ritaglia uno spazio ingombrante, e non è certo una questione di peso, il brasiliano, già da due mesi intenzionato a tornare a casa, dove passerà il Natale. «Resta» ha ripetuto più volte, domenica e lunedì, Rosella Sensi, confermando l’Imperatore in vista della finestra di mercato di gennaio. «A Roma non è più felice: vuol andar via» rilancia, dal Brasile, il suo manager Gilmar Rinaldi che racconta di aver avuto un mandato dal club giallorosso per piazzare il suo assistito. Tre le possibilità: dopo il Corinthians e il solito Flamengo, ecco il Palmeiras che pagherebbe meglio degli altri, garantendo all’attaccante 200 mila euro al mese. Ma Adriano rivuole il Flamengo che per riprendersi l’Imperatore sta supplicando l’intervento di tre sponsor eccellenti per garantire al giocatore uno stipendio accettabile (un anno qui vale per il brasiliano 5 milioni lordi).



Adriano sta per concludere la sua nuova avventura italiana. Lo dicono oltreoceano i suoi amici e i suoi colleghi, lo raccontano quelli che lo frequentano e non solo a Trigoria. Da un paio di settimane si sa che ha già dato incarico a una ditta per il trasloco, mentre la sua ex moglie e suo figlio sono già ripartiti. Arrivato a Fiumicino con un bagaglio personale di 111 chili, è da qualche settimana sceso sotto i 100 (ultimo aggiornamento: 99,6 chili). Ranieri, dopo averlo rilanciato a Verona contro il Chievo, lo ha tenuto a bordocampo, a riscaldarsi inutilmente, per tutto il secondo tempo di Cluj-Roma. A qualificazione sicura, l’Imperatore si aspettava di entrare, convinto di aver fatto bene quattro giorni prima nell’unica gara da titolare in quattro mesi. Non ha avuto spazio e per questo ha detto basta. Lo ha chiarito anche a Ranieri, pronto poi a dargli una nuova chance contro il Bari, visto che era appena uscito di scena proprio Vucinic.

Fuori dalla lista dei convocati è finito pure lui, ufficialmente, per un attacco influenzale dopo l’allenamento. Ranieri, per recuperare il rapporto, dopo la gara con il Bari ha raccontato che lo avrebbe fatto giocare dall’inizio. Lo stesso aveva detto pure di Vucinic. , terza alternativa, si è ritrovato in campo. Contento prima, meno dopo, quando ha sentito parlare l’allenatore. Che a Milano non potrà fare a meno di lui e di Borriello (domani proverà la maschera): Francesco, 19 gare da titolare su 23 incontri, è l’attaccante giallorosso più utilizzato dal primo minuto. Non sempre per scelta. «E per vedere a Milano una grande partita della Roma: se vinciamo, ci avviciniamo ai rossoneri e rendiamo il campionato più interessante» avverte Ranieri che fa i complimenti ai rivali Allegri «bravo a trovare la quadratura della sua squadra» e Ibrahimovic «campione stratosferico».