La Roma si è involuta, le tensioni interne si sono fatte evidenti e in questo momento il clima che accompagna il match col Bari assomiglia tanto a quello da ultima spiaggia. Insomma, è vietato sbagliare, e per certi versi Menez sa di avere su di sé delle responsabilità da primo della classe. In fondo, a guardare bene, dalla trasferta di Basilea in poi Claudio Ranieri ha scelto di puntare sul modulo «a rombo» proprio per valorizzare al massimo il talento del francese. Nei ballottaggi offensivi degli ultimi tempi, infatti, ormai Jeremy è fuori. Totti, Borriello e Vucinic lottino pure per due posti, perché il francese il suo dietro le punte lo ha quasi sempre. Totti & Pizarro Per questo oggi è lecito attendersi da Menez qualcosa in più. Certo, Totti contro il Bari in campionato ha già segnato 10 gol e non ha affatto voglia di fermarsi qui. Inutile dire, però, come dopo il litigio con Burdisso, c’è il rischio che psicologicamente possa subire il contraccolpo di chi vuole dimostrare di essere sempre indispensabile.

Discorso diverso eppure analogo quello legato a Pizarro. Dopo anni di convivenza positiva con De Rossi, i sussurri di Trigoria lo hanno dato incompatibile col mediano azzurro, perché entrambi — con l’attuale modulo — vorrebbero fungere da vertice basso. A essere più ai margini, negli ultimi tempi, è stato senz’altro più il cileno (complice anche infortunio e influenza), ma se anche oggi — in assenza di De Rossi — non giocasse titolare, il caso Pizarro sarebbe pronto ad esplodere. Come dire, anche il cileno scenderà in campo (?) con una pressione addosso non indifferente. Per questo contro il Bari ci sarà bisogno di luce, classe e leggerezza. C’è bisogno di uno come Menez.