Ciao 2010. Scudetto, bisogna crederci

24/12/2010 alle 09:46.

GASPORT (B. TUCCI) - Natale, tempo di buoni propositi. Il 2010 si chiude con un bilancio positivo per Roma e Lazio. I giallorossi sono in ripresa, hanno dimostrato a Milano di poter competere con le prime della classe.

I biancocelesti sono lassù, ad un passo dalla vetta e domenica dopo domenica hanno meravigliato il mondo del calcio. Quindi? Bisogna crederci. A che cosa? Sfatiamolo il tabù e scrolliamoci di dosso la superstizione: Ranieri e Reja possono puntare allo scudetto. Hanno le credenziali giuste, bisogna soltanto lavorare ed avere fiducia nei propri mezzi. Esageriamo? Non credo, se riflettiamo e guardiamo la classifica esaminando il parco giocatori delle due squadre. La Lazio, innanzitutto: la sua manovra delizia anche i palati più fini. Il mister è riuscito a plasmare una difesa che è tra le migliori d'Italia. Un piccolo neo: il che ogni tanto si addormenta su palloni che sono invece innocui. Il centrocampo non si discute e davanti la squadra di Formello ha problemi di abbondanza se è vero che il trainer si può permettere di lasciare in panchina Zarate o Rocchi. Ed allora? Non ci si deve spaventare delle avversarie con nomi altisonanti: sono battibili e non hanno nulla di più.

La Roma: è partita malissimo. Si potrebbe dire che è un guaio di stagione, visto che anche lo scorso anno il ritornello si è puntualmente ripetuto. Ma poi? Il gruppo fece mirabilie e se non fosse stato per quella disgraziata partita con la Samp all'Olimpico, oggi la Roma avrebbe lo scudetto cucito sulle maglie. E ora, si chiede il tifoso? Ranieri non ha torto quando dice che si può puntare molto in alto, fino al vertice. Il match con il Milan ha evidenziato il potenziale dei giallorossi, ha detto a chiare lettere che la squadra deve essere considerata fra le favorite al titolo. È Natale: gli ultrà delle due curve debbono essere fiduciosi ed accompagnare con il tifo Roma e Lazio a caccia di sogni o, se volete, di grandi soddisfazioni.