CORSPORT (G. D'UBALDO) - Si avvicina sempre più la data della cessione della Roma. Unicredit cerca di accelerare i tempi. Ieri è arrivata sui tavoli dei potenziali acquirenti la vendor due diligence, vale a dire laccesso a una data room che consente di avere visione di tutti i dati della società, in base ai quali possono essere chiesti ulteriori chiarimenti. In questi giorni infatti a Trigoria ci sono molto passaggi di documenti.
CORSA A DUE - Ma il cerchio si stringe e secondo fonti vicine alla banca sarebbero rimasti due gli investitori che potrebbero arrivare alle offerte vincolanti. Si tratta di Giampaolo Angelucci, a capo del gruppo Tosinvest, e di un misterioso gruppo americano, che avrebbe dato mandato allo studio Tonucci. E uscito di scena il russo, che aveva manifestato interesse per lintero gruppo Italpetroli direttamente a Unicredit. Era interessato al settore petrolifero, ma non alla Roma. Non è andato avanti neanche laltro investitore americano che si era affidato alladvisor Kpmg. Il fondo arabo Abbar, che ha tenuto lasticella alta per la banca per qualche settimana, ha fatto sapere di non voler essere più coinvolto. Per ultimo Longarini, che attraverso i suoi avvocati ha presentato unofferta articolata, ma che si aggira intorno ai trenta, quaranta milioni, più una copertura personale dei debiti. Per Unicredit non entra nemmeno in gioco.
LE CIFRE - Angelucci ha presentato una proposta di 86 milioni per la banca nella prima offerta vincolante e può rilanciare di venti, trenta milioni. Più altri ottanta da destinare al rilancio della squadra, oltre la copertura dei debiti. Limprenditore romano si è affidato ai manager di Imi- gruppo Intesa per trattare con la banca e ha presentato anche un piano industriale. Se Unicredit accetterà lofferta vincolante si passerà a quella fidejussoria. Nel frattempo deve essere costituita la Newco e si dovrà procedere alla scissione della Roma da Italpetroli. Adepimenti tecnici che, insieme allOpa, richiedono circa novanta giorni.
BIVIO - Unicredit si trova di fronte a un bivio. In attesa di conoscere meglio il misterioso gruppo americano, o accetta lofferta di Angelucci, oppure decide di gestire la Roma per unaltra stagione. In questo caso bisognerà coprire lesposizione debitoria che attualmente è di ventuno milioni e in caso di mancata qualificazione alla Champions League potrebbe salire a quaranta. Di certo le previsioni iniziali di poter ottenere 150/ 180 milioni dalla cessione della Roma difficilmente saranno rispettate. Per la Roma non cè asta, non cè interesse, né appeal internazionale. I vertici di Unicredit si interrogano su valutazioni troppo ottimistiche, nella speranza che spunti un jolly.




