Buon Natale alla Roma che non s’arrende

22/12/2010 alle 10:22.

IL ROMANISTA (M. BALDI) - Natale si avvicina ma forse non tutti sanno, soprattutto nel resto del mondo, che anche la data più importante della cristianità deriva da una ricorrenza dell’antica Roma, quella del culto del sol invictus, culto mitraico, molto forte all’interno dell’esercito. Al punto che l’imperatore Aureliano, vincitore sull’avido e barbaro popolo degli Alemanni, lo volle ripristinare dopo le sue vittorie. Festa che si svolgeva più o meno dove oggi c’è Piazza San Silvestro. Così quando l’imperatore cristiano Costantino scelse un giorno per festeggiare la nascita di Nostro Signore decise di unificare i due culti, quello pagano e quello cristiano, in un’unica data.


Vedo rassegnazione, mancanza di ideali e di valori, di etica e senso di responsabilità. Una Roma usata e violentata dai più diversi e voraci comitati d’affari, con una classe politica spesso complice, mediocre, corrotta e arrogante. Espressione di un popolo sempre più suddito e meno libero anche a causa di un’informazione asservita agli interessi degli editori piuttosto che a quelli dei cittadini e della verità. Ovviamente con tante, nobili e spesso eroiche eccezioni. Per questo io dico che c’è una Roma diversa e migliore, spesso senza voce e che non fa notizia ma degna erede di quel SPQR che rappresenta la storia del mondo. Alla faccia di qualche leghista idiota, novello barbaro, che quella storia irride e insulta ed è purtroppo imboccato poi in modo vergognoso da un sindaco che tradisce i suoi cittadini.

E’ la Roma che non si arrende, che impara dal passato per vivere responsabilmente il presente e lotta per costruire il futuro per i nostri figli , quella che amo e che vorrei mettere finalmente insieme. Uomini e donne che provengono da esperienze diverse, spesso anche opposte, ma unite dall’onestà, dalla fiducia per gli altri, dalla voglia di sognare, dal senso di quotidiana responsabilità. Ma unite soprattutto da un grande, immenso amore per Roma. Amore vero e non mercenario come sembra diventata prassi per troppi personaggi del nostro Paese. E sotto l’albero di tutte queste persone di buona volontà io non solo metto idealmente gli auguri per un sereno Natale, ma soprattutto la speranza e insieme la certezza che se ci impegneremo davvero tutti insieme, cacciando i mercanti dal Tempio, una grande Roma si può costruire. Auguri!