Borriello: "Io resto alla Roma"

03/12/2010 alle 09:33.

CORSPORT (P. TORRI) - Il Borriello-day è andato in scena a Piazza della Repubblica, centro di Roma, pomeriggio ormai tendente al buio, testimonial nello stand di Pro Evolution Soccer 2011 ( «Pensare che Marco doveva essere con Messi sulla copertina del gioco, aveva fatto duemila scatti ma da milanista, poi è venuto alla Roma e hanno messo solo Messi » ci ha spiegato il suo procuratore, Tiberio Cavalleri). Televisioni e giornalisti come se piovesse, tifosi in rapido crescendo, ma soprattutto tifose con il gridolino facile.

CORSPORT (P. TORRI) - 
Il Borriello-day è andato in scena a Piazza della Repubblica, centro di Roma, pomeriggio ormai tendente al buio, testimonial nello stand di Pro Evolution Soccer 2011 ( «Pensare che Marco doveva essere con sulla copertina del gioco, aveva fatto duemila scatti ma da milanista, poi è venuto alla Roma e hanno messo solo » ci ha spiegato il suo procuratore, Tiberio Cavalleri). Televisioni e giornalisti come se piovesse, tifosi in rapido crescendo, ma soprattutto tifose con il gridolino facile. E’ arrivato con il canonico ritardo, vestito casual che più casual non si può, compresa una di quelle catene che dovrebbero ingraziosire il pantalone, lampadato, solito sorriso da uomo che non deve chiedere mai, i gridolini non facevano altro che confermarglielo. 



"RESTO E VINCO" - 
Soprattutto è arrivato preparato per azzerare voci e chiacchiere che, dopo Palermo, lo hanno messo al centro di litigi e faccia a faccia niente popo di meno che con e , cioè la Roma di ieri, oggi e domani. Il tutto condito da altre voci e chiacchiere che lo volevano intenzionato a tornare da dove è arrivato, Milanello, Milan. A dar retta all’attaccante napoletano, niente di più falso: «Tutte queste voci non corrispondono alla realtà. In questa à, peraltro meravigliosa, ci vorrebbe un po’ più di equilibrio. E’ stata sufficiente una partita persa, perché si tirassero in ballo dualismi e malumori. Io sono un giocatore della Roma a tutti gli effetti, ho cinque anni di contratto, voglio rimanere qui a lungo e vincere con questa maglia, non ho mai sentito Galliani. Non ho litigato con , sono in ottimi rap­porti con lui e . Ci può stare, semmai, che nel corso di una partita ci possa esse re una discussione, ma finisce lì. Siamo uo mini,ci rispettiamo e andiamo avanti. Ci possono essere discussioni nello spogliatoio, come ci sono ovunque, ma resta il fatto che il gruppo della Roma è compatto. Non ho mai avuto problemi con nessuno, sono stato sempre rispettato da allenatori e compagni. Credo di essere una brava persona, consapevole peraltro che devo limare alcuni miei atteggiamenti in campo».



SCUDETTO - 
Marco Borriello sembra davvero sincero quando parla della situazione che si è venuta a creare. Così come quando rilancia a proposito di una Roma in grado di giocarsela con tutti, a cominciare dal discorso scudetto: «Se vogliamo trovare un aspetto non negativo per la sconfitta di Palermo, possiamo dire che di fatto abbiamo perso poco rispetto alle altre squadre. Il mio gesto dopo il gol del Palermo? Non posso mica esultare quando incassiamo una rete. Abbiamo perso una partita dopo una striscia di nove risultati positivi, non fa piacere, ma ci può stare, ora dobbiamo subito ripartire dalla prossima contro il Chievo. Le quattro punte? Alla playstation si può, in campo decide Ranieri, a me sta bene tutto, a patto che giochi io... Questa è una Roma che può vincere, ne sono convinto. Ci dobbiamo credere un po’ di più perché siamo veramente forti».



PROCURATORE - 
Presente, ieri, all’evento c’era anche il procuratore di Borriello, Tiberio Cavalleri. Che, se non fossero bastate le parole del giocatore, ha escluso novità: «Marco sta benissimo a Roma, non andrà via, ci mancherebbe. Tra l’altro c’è da dire che potrebbe tornare solo al Milan, non è permesso giocare in tre squadre nella stessa stagione. Il Milan non si è mai fatto vivo, sanno bene che Borriello è un giocatore della Roma per cinque anni. Sempre che il club giallorosso a fine stagione decida di riscattarlo».