
GASPORT (M. CECCHINI) - Il suo punto debole? Be, a vederlo col joystick in mano, proprio il football virtuale. Per il resto Marco Borriello, testimonial del gioco numero uno di calcio per consolle (Pes 2011) anche con le parole si dimostra in gran vena, per la gioia della Konami, lazienda che meritoriamente ha sposato Pes al sostegno dellassociazione benefica Save The Children. Lattaccante della Roma, infatti, non si tira indietro nellaffrontare
Bugie & Verità Sugli screzi con i compagni (si è fatto il nome di De Rossi) ha risposto chiaro: «Bugie, con Daniele sono amico così come con tutti. Certo, ci può stare in campo un battibecco, così come le discussioni nello spogliatoio, succede nelle migliori famiglia. Il mio gesto dopo il 3˚ gol del Palermo? Quando segna laltra squadra non posso esultare, i tifosi devono capire che si vive di emozioni, ma so che devo limare certi atteggiamenti. Il gruppo comunqueè compatto e io a Roma sto bene, sono partito alla grande e il club mi sta valorizzando. Galliani non lho mai sentito e se la società non mi vende starò qui 5 anni. Sono venuto qui per vincere. Il problema in questa città è che dopo ogni sconfitta vengono tirati in ballo malumori e dualismi. Il gruppo invece è compatto».
Corsa scudetto Per questo Borriello è ottimista sui traguardi. «Il Milan è forte, ma lo siamo anche noi, le rivali lo dicono. Lotteremo su tutti i fronti. Abbiamo solo 8 punti dalla vetta e mancano 25 gare, occorre crederci un po di più. Dopo un ko le grandi squadre devono ripartire. A Chievo vinciamo 0-1 e segna Totti». Titoli di coda sul turnover offensivo. Doloroso? Borriello risponde con un sorriso: «Basta che giochi...».