
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - In tanti speravano di poter ascoltare la "sua" verità. Dalla lite con De Rossi al malumore dei compagni per certi atteggiamenti: da due giorni il principale argomento a tinte giallorosse porta il nome di Marco Borriello. Ieri la risposta dell´attaccante a piazza della Repubblica per la presentazione del videogame di cui è testimonial, e con un pallone tra i piedi tanto per sentirsi a casa: «Basta bugie, con De Rossi siamo amici» la presa di
Nessuna smentita però: «In campo i litigi capitano, come nelle migliori famiglie. So di dover limare certi modi di fare, ma li ho sempre avuti, anche in altre squadre». Qualcuno vorrebbe addirittura un Borriello furioso e in partenza. «Vi sembro furioso? Io voglio rimanere qui e vincere - assicura - ma basta dualismi». Come quello con Totti: «Ma con lui ho un ottimo rapporto». Caso chiuso, quindi, almeno per l´attaccante. Che crede al titolo, «Voglio lo scudetto, a Palermo solo un passo falso, ci rialzeremo», ma non esclude la Champions: «Possiamo lottare su tutti i fronti».
Se Borriello spera, Ranieri sogna: «Roma impazzirebbe per la coppa, sarebbe la cosa più bella mai vista in città». Intanto, però, il tecnico pensa al Chievo, domani a Verona: rientreranno Taddei e Pizarro, mentre Perrotta (oggi in gruppo) resterà a casa. Mancherà anche Riise: l´ecografia a Trigoria ha certificato una lieve lesione al flessore. Stop di 10 giorni, si punta ad averlo per la gara del 18 dicembre con il Milan.