Ag. Baptista: "In estate non c'erano le condizioni, abbiamo rifiutato solo il Galatasaray. Julio Sergio e Vucinic? Solo voci"

30/12/2010 alle 10:03.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Alessandro Lucci, noto agente FI­FA, sta portando a termine la trattativa per la cessione di Julio Baptista. Negli ul­timi anni ha avuto spesso un ruolo impor­tante nel mercato della Roma e non solo. Per Baptista al Malaga è fatta: « Siam



In estate Baptista aveva detto no a tut­te le soluzioni e ora va a Malaga?



«Colgo l’occasione per puntualizzare al­cune inesattezze dette in questa storia. Noi la scorsa estate abbiamo analizzato l’uni­ca proposta che ci era arrivata a titolo de­finitivo, era del Galatasaray, non c’erano però per noi le condizioni per andare in un campionato che con tutto il rispetto non vale la serie A, la Premier, la Liga. Il resto erano situazioni di prestito dove il ragazzo avrebbe do­vuto tra l’altro rinunciare a parecchi soldi».



Si è detto che lui non sia andato perché la moglie non voleva.



«Non è vero. Silvia è una ragazza per be­ne, intelligente, con dei valori morali im­portanti, è la moglie e come tale lo segui­rebbe in capo al mondo».



Come sta Julio Sergio? 



«Sta bene, ha grandi motivazioni, sente la fiducia di tutti, a cominciare dall’allena­tore e dei tifosi».



Ha mai pensato ad andare via? 



«Mai e per quale motivo? Sta bene, è sti­mato da tutti, ha un contratto pluriennale, gioca titolare da oltre un anno. Ci sono sta­te richieste importanti per lui, ma non si muove».



Però ha detto che Doni è il nu­mero uno, inoltre ha parlato di personag­gi che comandano a Trigoria. Come giudi­ca queste esternazioni?



«Mi sarei preoccupato se il giudizio tec­nico l’avesse dato il mister. Credo che co­me concetto generale ognuno sia libero di esprimere la propria opinione sempre nel rispetto dei propri compagni. Per il resto non sta a me giudicare certe esternazioni, sono sicuro che la società, che è stata chia­mata direttamente in causa, saprà come comportarsi. Aggiungo anche che qualcu­no mi ha tirato in ballo mediaticamente fa­cendo il mio nome in questa vicenda, an­che se non è stato mai confermato. Co­munque quando sei una persona per bene, seria e professionale come mi ritengo di essere io fino a prova contraria, puoi esse­re sereno e guardare tutti negli occhi. Nel­la vita contano solo i dati oggettivi, i fatti, il resto sono parole che non vale la pena commentare». 



Qualcuno dice che Vucinic vuole anda­re via.
 



«Non è vero. Lui ha uno splendido rap­porto con tutti i componenti del club, con i compagni, con , anche se qualcuno aveva provato a dire il contrario, lui vuole vincere con la Roma, poi per il futuro si vedrà. Come si usa dire mai dire mai, ma ciò vale per tutti o quasi, nel calcio e non solo».




Lei non parla mai di cal­ciatori che non gestisce, ma da operatore di merca­to come giudica il momen­to di ?



«Lo stimo molto, anche se non ho avuto mai l’occasione di cono­scerlo personalmente. Francesco è uno dei più forti calciatori italiani di tutti i tempi. E’ il più forte calciatore della storia del club giallorosso. Un calciatore di questo livello a Roma forse nascerà tra 100 anni».



Quest’anno sta avendo difficoltà in zona gol.



«Due anni fa ha fatto valanghe di gol fi­no a vincere la Scarpa d’Oro e non stava bene fisicamente come ora. Giocando più lontano dalla porta è evidente che la trovi con meno facilità, ma da fuoriclasse qual è continuerà a fare la differenza. Sono 16 anni consecutivi che regala emozioni, gol, magie a tutti gli amanti del calcio ed in particolare ai tifosi della Roma».



Supererà questo periodo difficile? 



«Sono sicuro che i tifosi lo sosterranno, lo ameranno indipendentemente dalle sue prestazioni. rappresenta Roma e la Roma nel mondo intero. E' talmente gran­de che sarebbe bello se fosse possibile al­la fine della sua carriera, ritirare la fascia da
oltre che la maglia numero 10. Un modo in più per gratificare la sua inarrivabile carriera».