REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Ritorni aspettati, annunciati, disattesi. E ora misteriosi. Che fine hanno fatto Adriano e Pizarro? Se lo chiedono tutti a Trigoria. E se dopo l'annuncio di ritardo del brasiliano la società si è affrettata a spiegarne i motivi
ATTESA ADRIANO - Nonostante le rassicurazioni delle ultime ore arrivate per bocca di Rosella Sensi, il Natale in casa Roma ha sollevato soprattutto nuovi polveroni. Un ritardo, quello di Adriano, giustificato solo parzialmente (non sapeva anche prima di partire della scadenza del visto per il figlio?) e soprattutto recidivo dopo quello al raduno estivo. L'attaccante è atteso ufficialmente domani a Roma, ma anche in questo caso, certezze non ce ne sono. E con il passare delle ore, si va verso un nuovo rinvio: in ogni caso, verranno infrante le 48 ore di ritardo comunicate inizialmente dalla Roma. L'attaccante, alle prese con il rinnovo del visto di soggiorno del figlio, potrebbe trascorrere il capodanno in Brasile per essere a Roma soltanto intorno al 6 gennaio. Proprio mentre la squadra scenderà in campo all'Olimpico contro il Catania per la prima del 2011. Il direttore sportivo Pradè, da Dubai, è tornato sull'argomento: "Verrà rimproverato, ai suoi problemi
poteva pensarci prima. Ma vogliamo capire bene cosa sia è successo. E dico che resterà al cento per cento". Non sono dello stesso avviso, però, in Brasile, dove restano convinti che il Corinthians non si sia affatto arreso. Anzi, l'Imperatore sarebbe il pezzo pregiato di una campagna di rafforzamento da concludere soltanto a gennaio inoltrato. Forse, anche più tardi.
PIZARRO A ROMA IL 12? - Ma ad agitare le ultime ore dell'anno, in casa Roma, c'è anche un altro ritardo, quello di Pizarro. Non giustificato, a differenza del brasiliano. A Trigoria nessuno ne sapeva nulla fino a che non hanno capito, nel pomeriggio di ieri, che il regista finito nelle ultime settimane ai margini dell'undici titolare, non si sarebbe presentato a Roma. Il cileno, che ha annullato i rapporti con tutti o quasi i dirigenti romanisti, mantiene contatti con Bruno Conti via sms. Con questa formula, ha fatto sapere di voler restare in Cile per farsi curare da un medico di sua fiducia per la condrite al ginocchio che si porta avanti dallo scorso anno. La Roma attualmente non ha certezze su quando tornerà ad avere il giocatore a disposizione: le ultime voci vorrebbero il 12 gennaio come il giorno buono per il rientro. Certamente Pizarro passerà l'epifania, quando la Roma sarà in campo con il Catania, a Valparaiso, saltando anche la gara a Genova contro la Sampdoria il 9. Che Pizarro non abbia gradito le esclusioni in serie alzando anche la voce nei confronti di tecnici e dirigenti non è una novità. Potrebbe esserlo, però, la voglia del cileno di ricominciare da un'altra parte a sentirsi importante.
MEXES - Intanto da Dubai, Pradè è tornato a parlare anche del futuro di Mexes, che - come ha ammesso Rosella Sensi - sta parlando con la società del rinnovo di contratto a giugno. "Philippe vuole valutare con calma le evoluzioni sul futuro della nostra società", spiega Pradè. Tradotto: se il nuovo proprietario sarà in grado di garantire un futuro roseo alla Roma, Mexes potrebbe restare. "Ma il presidente sta parlando spesso con il giocatore e io con il suo agente - continua Pradé - cerchiamo una soluzione, ma Philippe è serio e ha dato sempre la priorità alla Roma. In più ha dato una parola al presidente e sono certo che non la cambierà". Le voci che vorrebbero il suo futuro colorato di rossonero, però, non accennano ad affievolirsi. Non resta che attendere.




