GASPORT (M. CANNONE) - La temperatura si aggira intorno ai 40 gradi poco dopo mezzogiorno, quando spunta Adriano spunta dal suo Porsche Cayenne bianco col figlio Adrianinho in braccio. «O Imperador voltou » (LImperatore è tornato), ma non lascia la Roma. Torna alla favela Vila Cruzeiro a Rio
Resto a Roma «Ho chiacchierato molto con la presidente Rosella Sensi. In effetti ho pensato di tornare in Brasile. Ma non per lasciare lItalia, semplicemente perché volevo giocare. La presidente mi ha detto di aspettare e ne è valsa la pena: ho giocato molto bene contro il Milan. Spero di avere adesso altre opportunità. Con Ranieri ne ho anche parlato molto. Mi aveva chiesto di essere paziente, perché cerano altri giocatori in condizioni migliori delle mie. Era vero. Ma poi le cose sono migliorate». Da scudetto «È vero, i pagamenti sono in ritardo di due mesi. Ma non è granché. Mi pare che la società sarà venduta e sembra che tutto verrà sistemato. In campionato la Romaè in grado di lottare per lo scudetto. Possiamo guardare avanti pure in Champions League. Il sorteggio non ci ha abbinato a una squadra difficile come il Real Madrid, anche se dobbiamo stare attenti allo Shakhtar. E io sogno di vincere campionato e Champions». Ronaldo «Sì, mi ha telefonato: "Vieni a giocare con meal Corinthians" mi ha detto. Ho risposto che ora non ce la facevo. Ho tre anni di contratto con la Roma. Magari se lui decide di giocare ancora tre anni (Ronaldo ha annunciato che smetterà alla fine del 2011, n.d.r.) potremo giocare assieme. La nazionale la sogno ancora, maprima devo giocare di più. Voglio esserci al Mondiale 2014 in Brasile. Il Flamengo? Ora no. Ma in futuro penso di tornarci». Progetti nel sociale Adriano, assieme alla nonna Vanda, la madre Rosilda, allamico Léo, ha presentato un programma sociale «Imperadores da Vila» per dare assistenza ai poveri della Vila Cruzeiro. Sport e scuola sono nei progetti iniziali per circa due mila bambini. Rosilda prende la parola ricordando i sacrifici per allevare Adriano: «Ho venduto dolciumi e ho fatto altri lavori perché Adriano potesse allenarsi e diventare calciatore. Da bambino mi diceva: "Se un giorno sarò qualcuno vorrò aiutare bambini poveri di strada". Se qualcuno vuole sponsorizzarci...».